Accademia della Crusca in collaborazione con l'associazione Amici dell'Accademia della Crusca
Martedì 11 settembre 2012 - Villa Medicea di Castello - Via di Castello, 46 - Firenze
Premio Giovanni Nencioni 2012
Comunicato Stampa
La prima edizione del “Premio Giovanni Nencioni”, per un lavoro di linguistica italiana vede vincitrice una giovane studiosa austriaca. Martedì 11 settembre 2012 alle ore 18, nella Sala delle Conferenze dell’Accademia della Crusca, si terrà la cerimonia di premiazione.
Il premio, istituito quest’anno, grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, intende rendere omaggio a Giovanni Nencioni, illustre linguista e Presidente dell’Accademia dal 1972 al 2000, sottolineando la sua costante attenzione ai giovani e alla diffusione della lingua italiana all’estero.
Al concorso, rivolto a un linguista di età inferiore ai
trentacinque anni che avesse conseguito un dottorato presso una università straniera, hanno partecipato numerosi candidati da diversi paesi (Germania, Austria, Svizzera, Ungheria, Russia, Australia e Brasile), presentando i loro lavori di dottorato che sono ora disponibili presso la Biblioteca dell’Accademia. La Commissione giudicatrice, composta dagli accademici Paola Manni, Aldo Menichetti e Massimo Fanfani, dopo un’accurata comparazione delle dissertazioni ammesse alla valutazione, ha deciso all’unanimità di conferire il premio a Christine Konecky per la sua tesi Kollokationen. Versuch einer semantisch-begriffliche Annäherung und Klassifizierung anhand des Italienischen (Collocazioni: tentativo di un approccio e di una classificazione di tipo semantico-concettuale, sulla base di esempi italiani), presentata all’Università di Innsbruck nel 2007, e pubblicata nel 2010 dall’editore Maidenbauer di Monaco.
«Ammazzare il tempo», «scoppiare dal ridere», «fumare di rabbia», «marinare la scuola», «tempo da cani», «volontà di ferro», «salario da fame», «scherzo da prete»: questi sono alcuni esempi delle “collocazioni” studiate da Christine Konecny.
Modi di dire, espressioni idiomatiche, sequenze di parole che ricorrono accostate le une alle altre con una certa stabilità, costituiscono un tale dominio la cui conoscenza è fondamentale per la padronanza di una lingua. Infatti chi è ancora incerto nell’uso linguistico (un bambino, uno straniero) si riconosce proprio dal fatto che le sue frasi, per quanto grammaticalmente corrette, suonano spesso strane o bizzarre.
«Il lavoro della Dott.ssa Konecny rappresenta un contributo di grande rilievo sia sul piano teorico, per l’approfondita e intelligente presentazione e classificazione dell’intero complesso delle “collocazioni”, che su quello dei dati concreti – i sintagmi e i fraseologismi dell’italiano – che gremiscono le sue pagine costituendo la solida base delle sue riflessioni; dati e esempi scelti sempre con grande competenza dalla lingua dell’uso o da testi letterari e sottoposti ad analisi fini e convincenti.
La chiarezza della trattazione, la solidità del metodo, la straordinaria larghezza della documentazione, i tanti contributi particolari, dalle osservazioni di carattere etimologico agli affondi nella semantica, fanno di questa dissertazione un sicuro punto di riferimento nel campo della teoria delle collocazioni applicata all’italiano.»
La premiazione sarà preceduta, alle ore 17, da un Concerto, realizzato in collaborazione con il Conservatorio Cherubini di Firenze, nel quale il pianista Alessandro Lanzoni eseguirà musiche di Beethoven, Chopin e Brahms.
Alessandro Lanzoni, fiorentino, frequenta il X Corso di Pianoforte al Conservatorio Cherubini nella classe di Giovanna Prestia. Fin da giovanissimo si è imposto all’attenzione generale vincendo l‘“International Massimo Urbani Award”. Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero e ha già realizzato tre incisioni.
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