Segnaliamo volentieri, perché toccano un tema di politica linguistica più volte affrontato dall'Accademia della Crusca, due iniziative ministeriali che riguardano la lingua italiana.
La prima è la lettera aperta che Giulia Bongiorno ha scritto al quotidiano "Libero" e che è stata pubblicata in rete il 19 dicembre 2018. Le dichiarazioni della ministra della Pubblica Amministrazione sono tutte dedicate a sensibilizzare i lettori riguardo ai problemi dovuti all'abuso, nella comunicazione pubblica e aziendale, del ricorso ai forestierismi, e in particolare agli anglismi.
Giulia Bongiorno non invoca, per l'italiano, "una fissità refrattaria a ogni sollecitazione esterna, ma una riflessione sul rischio di dimenticare le parole della nostra lingua, impoverendola, e di rendere più difficile la comunicazione". Allo stesso tempo la ministra parla della necessità di non "cadere nell' eccesso opposto", e anzi di "riconsiderare il nostro rapporto con l' inglese", per esempio, "per cominciare, studia[nd]lo meglio".
Le questioni sollevate nella lettera sono state più volte affrontate dagli Accademici, e specialmente dal gruppo Incipit, costituitosi nel 2015 presso l'Accademia con l'intento di monitorare neologismi e forestierismi incipienti e stimolare la riflessione su di essi.
L'attività di Incipit ha a che fare anche con la seconda iniziativa che segnaliamo, vale a dire la costituzione, sulle pagine del sito del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della sezione "Europarole", uno spazio virtuale dedicato all'approfondimento di termini legati alla politica internazionale europea. Molti dei termini presi in esame sono già stati oggetto della riflessione di Incipit, che è indirettamente citato con il riferimento a #Dilloinitaliano, la petizione alla quale è seguita la sua nascita.
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