Mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio, presso l’Accademia della Crusca, si terrà il convegno internazionale “Le Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua: 1525-2025”.
Nel 2025 si celebrano infatti i 500 anni dalla prima stampa, avvenuta a Venezia, delle Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua di Pietro Bembo, scrittore, poeta e autore di quella che viene considerata la prima “grammatica” dell’italiano. Si tratta di un testo di estrema rilevanza per la storia della nostra lingua e della nostra letteratura, un testo che, partendo dall’intento di dare al volgare letterario una norma stabile, favorì fortemente l’unificazione linguistica dell’italiano, almeno nello scritto.
Nelle Prose infatti si indicano come modelli di scrittura due grandi autori trecenteschi, Francesco Petrarca, per la poesia, e Giovanni Boccaccio, per la prosa. Data la sua particolare rilevanza, non solo linguistica e letteraria, ma storica e politica, per il cinquecentenario delle Prose si terranno numerose celebrazioni, che saranno aperte proprio a Firenze da questo convegno dall’Accademia della Crusca, che si tiene sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e si chiuderanno in autunno a Venezia, città natale del Bembo.
Il pomeriggio del 26 febbraio (dalle 14,00), sarà intitolato Prima e dopo le “Prose”, e prevede riflessioni sulla preparazione dell’opera, sull’interpretazione data dalla Crusca e dai grammatici alla proposta del Bembo, e sull’affermazione del suo modello linguistico. Interverranno Paolo Trovato, Massimo Danzi, Claudio Marazzini, Nicoletta Maraschio, Francesca Cialdini, Rita Librandi, Roberta Cella e Alessandro Cotugno. Coordineranno i lavori Paola Manni e Giuseppe Patota.
La mattina del 27 febbraio (dalle ore 10,00) è intitolata Dalla prima norma allo standard contemporaneo: successi, innovazioni e crisi nel quadro delle lingue europee, e si svilupperà in una tavola rotonda dedicata al nascere della norma linguistica in Italia e al rapporto con lo standard contemporaneo. Sarà questa l’occasione di confrontare la situazione italiana con altre realtà europee anche nell’intento di comparare l’eventuale incidenza degli interventi politici sulle lingue nazionali. Saranno infatti presenti, insieme a Paolo D’Achille (Presidente dell’Accademia della Crusca) che coordinerà la tavola rotonda, Sarah Dessì Schmid (Universität Tübingen); Lorenzo Tomasin (Université de Lausanne); Bernard Cerquiglini (Université Paris-Cité); Paul de Sinety (Délégué général à la langue française et aux langues de France); Darío Prieto Villanueva (Real Academia Española) e Maria Teresa Zanola (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Alla fine interverrà anche il Console generale e Direttore dell’Institut français di Firenze, Guillaume Rousson.
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