Anche per l'anno scolastico 2017-2018, l'Accademia della Crusca organizza insieme al MIUR un corso di formazione per insegnanti della Scuola Primaria e Secondaria di primo e secondo grado. Il corso avrà la forma di ciclo di lezioni e laboratori (8 incontri di 3 ore ciascuno) e sarà intitolato "Modelli grammaticali per lo studio della lingua". Ciascun docente dovrà partecipare ai 4 incontri preliminari e ai 2 laboratori destinati all’ordine di scuola in cui insegna.
Le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’Accademia della Crusca, via di Castello 46, in Firenze.
L’intervento formativo si pone come prosecuzione delle attività degli anni precedenti, che hanno approfondito il tema del lessico e dell’insegnamento dell’italiano come L2 (nei corsi svolti dal 2005 al 2011), hanno riflettuto sul curricolo verticale, sull’uso delle tecnologie informatiche (TIC) e delle lavagne interattive multimediali (LIM), sullo studio del ruolo che le strutture linguistiche e testuali della lingua primaria, in particolare l’italiano, hanno nel processo di insegnamento-apprendimento della matematica, delle discipline scientifiche e dei testi normativi (nei corsi svolti dal 2012 al 2016), e infine sull’analisi dei linguaggi giovanili e il lessico delle reti sociali telematiche (nell’a.s. 2016-2017).
Per l'anno scolastico corrente si intende discutere sullo studio riflesso della lingua e sulla capacità di cogliere in modo immediato le sue strutture. Scopo del corso è pertanto fornire ai docenti gli strumenti per approfondire con gli studenti il tema della sintassi, al fine di fornire loro strumenti per esprimersi al più alto livello possibile e comprendere testi di crescente complessità.
Maggiori informazioni sul corso e sulle modalità di iscrizione sono disponibili sul sito Cruscascuola.
Alleghiamo alla pagina il calendario degli incontri e l'elenco degli ammessi al corso.
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Avvisiamo gli studiosi che l'Accademia resterà chiusa venerdì 3 giugno.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° maggio 2022 per accedere all'Archivio non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane però fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° maggio 2022 per accedere alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane però fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo che dal 1° maggio, a norma del D.L. 24 marzo 2022 n. 24 e dell'Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, per accedere ai locali dell'Accademia, all'Archivio e alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Pubblicato nella banca dati dei Manoscritti della Crusca il primo quaderno della traduzione della Commedia presentata in Accademia il 26 ottobre scorso. Maggio informazioni sono disponibili nella sezione "Notizie".
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere all'Archivio dell'Accademia non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere alla Biblioteca non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.
La banca dati è disponibile negli Scaffali digitali.
Dall'inizio di Gennaio, nella sezione "Consulenza linguistica" del nostro sito sono pubblicate tre risposte a settimana, invece delle consuete due. Grazie all'impegno di accademici, redattori e collaboratori disponiamo di un buon numero di risposte pronte: avremo così modo di ridurre i tempi di attesa di coloro che si sono rivolti a noi.