L’Accademia della Crusca, in collaborazione con Coscienza Svizzera e con la Società Dante Alighieri, organizza il convegno La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi che si terrà a Firenze lunedì 23 e martedì 24 febbraio 2015. La partecipazione è libera e gratuita.
Possiamo, o non possiamo, dirlo in italiano? La domanda esemplifica il tema del convegno e uno degli obiettivi principali dell’Accademia: come si spiega nel comunicato stampa, quello di "restituire agli italiani la piena fiducia nella loro lingua in tutti gli usi, compresi quelli scientifici e commerciali, senza combattere battaglie di retroguardia contro l’inglese e consapevoli che il lessico è di per sé la parte più sensibile al mutamento e alle innovazioni di ogni lingua".
Il convegno ha cercato di fare il punto sulla diffusione dei neologismi e soprattutto degli anglicismi, anche in riferimento alla situazione degli altri paesi europei di lingua romanza. Ci si è chiesti se la reazione delle diverse lingue di fronte al forestierismo sia analoga, o se ci siano differenze da nazione a nazione, da idioma a idioma.
Lunedì 23 febbraio alle ore 16 il convegno si è aperto nella Villa medicea di Castello, sede dell’Accademia della Crusca, con i saluti di Claudio Marazzini (Presidente dell’Accademia della Crusca) e di Remigio Ratti (Presidente di Coscienza Svizzera) ed è proseguito con le relazioni di Alessio Petralli (Coscienza Svizzera), Claudio Marazzini, Michele Cortelazzo (Università di Padova), Claudio Giovanardi (Università di Roma Tre), Remigio Ratti, Anna Maria Testa (Progetti Nuovi). Valeria Della Valle (Università di Roma La Sapienza) ha concluso commentando le relazioni della giornata, ha introdotto il progetto "ONLI-Osservatorio neologico della lingua italiana" e presentato il documentario Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana, realizzato in collaborazione con il regista Vanni Gandolfo con i materiali dell’Archivio Luce. Il documentario racconta il tentativo del fascismo di creare una lingua unica, un “italiano nuovo” adeguato ai dogmi della dittatura.
Martedì 24 febbraio, il convegno è proseguito nella sede della Società Dante Alighieri di Firenze, in via Gino Capponi 4, con le relazioni di Jean-Luc Egger (Cancelleria federale, Berna), John Humbley (Université Paris Diderot), Teresa Lino (Universidade Nova de Lisboa), Gloria Clavería Nadal (Universidad Autónoma de Barcelona), Luca Serianni (Accademia della Crusca e Società Dante Alighieri).
Al termine del convegno, in una riunione specifica, si è discusso della possibilità di creare un Gruppo per il monitoraggio dei neologismi incipienti, per una valutazione delle parole nuove “allo stato nascente”.
Riportiamo in questa pagina le videoregistrazioni degli interventi dei relatori, già raccolte sul canale Youtube dell'Accademia.
Alessio Petralli, La neologia nell'epoca delle globalizzazioni
Claudio Marazzini, Perché in Italia si è tanto propensi ai forestierismi?
Michele Cortelazzo, Per un monitoraggio dei neologismi incipienti
Claudio Giovanardi, Un bilancio sui neologismi italiani proposti dieci anni fa
Remigio Ratti, Il caso di governance/governanza
Anna Maria Testa, Alternative italiane
Valeria Della Valle, ONLI - Osservatorio neologico della lingua italiana
Jean-Luc Egger, "Anche di qua nuova schiera s'auna": neologismi e ufficialità plurilingue
John Humbley, Il francese di fronte agli anglicismi
Teresa Lino, La langue portugaise face aux anglicismes
Gloria Claveria Nadal, El español y el catalán ante los anglicismos
Luca Serianni, Conclusioni e prospettive per una neologia consapevole
Piazza delle lingue: La variazione linguistica
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