agnellato

Ambito d'uso: marketing, moda

Ambito d'origine: marketing, moda

Categoria grammaticale:

agg.

Definizione

1. ‘(di tessuto) che nella consistenza e alla vista ricorda il vello dell’agnello’. 2. ‘che si traveste da agnello’; estens. ‘che assume le movenze mansuete tipiche di un agnello’; in partic. lupo agnellato; voce agnellata. 3. ‘che ha la cottura o il sapore della carne di agnello’

Etimologia

Da agnello (1. in relazione al manto; 2. dal significato estensivo associato all’animale; 3. in relazione alla cottura della carne) con l’aggiunta del suffisso -ato

Prima attestazione

1. 1996; 2. 2003; 3. 2008

  • "Malgrado i parka, le giacche centauro, quelle da caccia e da equitazione realizzate in nylon doppiato in jersey – che pure fanno parte delle nuove proposte per l’autunno-inverno ’96-’97 – all’Ermenegildo Zegna il «nuovo nato» è definito un vero e proprio omaggio all’inverno, un capospalla che sicuramente è destinato a diventare un «must» fra i cultori della moda maschile, naturalmente provvisto di tasche altrettanto «a vista» e doppiato in morbido e caldo pile agnellato." (Giacconi trasparenti nella linea «Zegna», “La Stampa”, 7/2/1996, p. 35)
  • "[...] continuò con voce agnellata «è un bravo ragazzo, in classe segue, un’intelligenza curiosa la sua, ma la scuola come sapete è fatta anche da altri ragazzi, e Luigi messo insieme agli altri diventa un elemento di disturbo»." (Gianluca Semprini, La strage di Bologna e il terrorista sconosciuto. Il caso Ciavardini, Milano, Bietti, 2003, p. 34)
  • "Budellina agnellate [sic] […] Il nome deriva dal metodo di cottura utilizzato per l’agnello in umido, per questo è facile incontrare numerose varianti." (Leonardo Romanelli, Non aspettare altro con questo caldo vero? Budellina [sic] agnellate, leonardoromanelli.it, 27/6/2008)

Periodo di affermazione:

1. 2019-2020; 2. 2009; 3. -

Presenza sui dizionari

Nessuna

Repertori

LEI ad vocem agnellus (vol. I, 1345, XV)

Diffusione al: 14 febbraio 2023

Google: agnellato 30.500 r.; agnellata 5.980 r; agnellati 2.090 r.; agnellate 534 r.
Archivio “Corriere della Sera”: 1 r. (2009) nel sign. 2
“la Repubblica”: nessun risultato
“La Stampa”: 2 r. nel sign. 1 (1996; 2010) 

Note

L’aggettivo agnellato, formato da agnello e dal suffisso -ato, allo stesso modo di tigrato, zebrato, si riferisce a un tessuto ‘che simula il manto dell’agnello’. L’aggettivo, con un’accezione leggermente diversa, ossia ‘ricoperto del manto dell’agnello’, era stato registrato da Bruno Migliorini nella sua Appendice al Dizionario moderno di Alfredo Panzini (1963), ma tale significato, non altrimenti documentato, deve poi essere rapidamente uscito dall’uso. Agnellato con il primo significato che abbiamo indicato comincia a comparire intorno alla fine del Novecento per poi registrare un incremento cospicuo delle occorrenze nel 2010: lo troviamo in alcuni blog di moda e sulla “Stampa” nella presentazione di una esposizione di articoli d’abbigliamento. Un successivo incremento d’uso viene registrato, come testimoniato da una ricerca condotta su Google e su Twitter, intorno al 2016, quando cominciano a essere di moda le cosiddette “coperte agnellate”, ossia coperte, di solito di pile, che da una parte presentano un tessuto sintetico simile al manto dell’agnello. Si moltiplicano su internet descrizioni dettagliatissime di questa tipologia di tessuto a fini sia puramente tecnici, sia commerciali: in quest’ultimo caso le descrizioni accompagnano le immagini dei prodotti in vendita. Un ulteriore aumento delle occorrenze del termine viene registrato su Twitter nell’inverno 2019-2020, quando agnellato è ormai entrato nel lessico d’uso comune, probabilmente sulla spinta della diffusione commerciale dei prodotti. La maggior parte delle attestazioni odierne su internet compare all’interno delle denominazioni di prodotti commercializzati e delle descrizioni che le accompagnano. La modalità di formazione della parola è usuale nel campo della moda per indicare alcune fantasie e consistenze dei tessuti: basti pensare agli aggettivi (anch’essi nuovi e non registrati sui dizionari) muccato ‘che simula il manto della mucca’, coccodrillato ‘che simula la pelle del coccodrillo’, serpentato ‘che simula la pelle del serpente’, giraffato ‘che simula il manto della giraffa’.

Passiamo agli altri significati associati all’aggettivo: da quello estensivo di agnello quale ‘simbolo di mansuetudine e innocenza’ (cfr. GDLI), agnellato può voler dire ‘che assume modi mansueti’: è caso della collocazione voce agnellata, usata molte volte nei testi di Paolo Villaggio su Fantozzi. Può anche significare, con valore antifrastico, ‘che si veste da agnello’ ossia ‘che assume per convenienza modi mansueti’, spesso contraddetti dal suo normale comportamento: con lupo agnellato si intende infatti una persona che per indole è aggressiva ma che assume, spesso falsamente, un atteggiamento remissivo e mansueto che non le appartiene.

Infine, l’ultimo significato è di ambito culinario: abbinato a una pietanza, l’aggettivo indica il tipo di cottura o il sapore della carne dell’agnello: con budelline agnellate si indica una pietanza a base di budella di vitello le quali vengono cotte secondo il procedimento della cottura in umido dell’agnello. Altre volte agnellato indica l’associazione del sapore della carne d’agnello (estratta attraverso un fondo di cottura, un’osmosi ecc.) a un alimento: la trota agnellata, ad esempio, è una trota che ha dei sentori di carne d’agnello. Si tratta di un significato ancora troppo poco diffuso ma che il tempo, e soprattutto la fortuna che potrebbe senz’altro avere all’interno della cucina italiana sperimentale, potrà darci la certezza della sua stabilizzazione.

Esempi d'uso

  • Coperta agnellata: morbidezza e relax. La coperta agnellata non può mancare in una zona living completa e moderna, sempre pronta ad abbracciare arredi ed accessori che combinano al meglio estetica e funzionalità. La coperta agnellata è ideale per stagioni fredde e per le baite di montagna, in cui il clima è sempre caratterizzato da un’aria fresca e frizzante. Questa regala una soffice coccola, per una morbidezza assoluta. La fantasia della coperta agnellata? Via libera a stelline, righe colorate o tonalità accese tinta unita per un effetto allegro e vivace. [...] Coperta agnellata per un’abitazione Glamour. [...] La coperta agnellata sarà di colore viola o di fantasie animalier per un risultato unico e d’effetto. [...] Lasciate spazio alla fantasia e scegliete la coperta agnellata perfetta per la vostra abitazione in continua evoluzione. (Coperta agnellata, westwing.it)
  • Biancheria e abiti adatti alla montagna, il pile agnellato, un paio di scarpe da corsa e uno di scarponi, guantoni a cinque dita e sciarpe di lana. (Eloisa Donatelli, Ricordami nell’acqua, Milano, Sperling & Kupfer, 2020)
  • Un’omelia porta con voce agnellata e forte accento campano, non esattamente nei canoni della diretta tv, che però ha dato chiara l’impronta della cerimonia e della giornata. (Gianni Santucci, «Nessuno è eroe da solo» L’Italia si stringe, “Corriere della Sera”, 22/9/2009, p. 2)
  • Il modello classico di Fast Food si basa essenzialmente su hamburger e patatine, ma in Italia, esistevano già fast food che servivano panini caldi da passeggio che riproponevano le tradizioni regionali: ad esempio, a Firenze, è possibile trovare i carrettini da trippai dove primeggiano cibi come il panino al lampredotto (settore dell’apparato digerente dei ruminanti), le budelline agnellate o l’inzimino di trippa [...]. (Viviana Natalini, Slow food e fast food: due filosofie a confronto, lorandoferracci.it)
Miriam Di Carlo

Approfondimenti e link

27 aprile 2023