Varianti: armo-cromia
Ambito d'uso: cosmesi, moda
Ambito d'origine: cosmesi, moda
Categoria grammaticale:
sost. f.
Analisi del colore finalizzata alla valorizzazione dell’aspetto estetico di una persona a partire dalle sue caratteristiche cromatiche (tonalità dell’incarnato, colore degli occhi e dei capelli).
Parola macedonia composta dalle prime due sillabe di armonia (dal gr. harmonía ‘accordo, proporzione’) e -cromia (dal gr. -khrōmía, derivato di khrôma -atos ‘colore’).
2011 [2000 con altro sign.]
"L’armocromia studia le caratteristiche cromatiche personali.
[…] Nota di colore (è proprio il caso di dirlo): l’armocromia è sfruttatissima nello star system hollywoodiano, sin dai tempi dei primi film a colori". (Intervento del 12/4/2011 su Neve Cosmesi Forum)
["POTENZA DEL COLORE. Ovvero armocromia, tic del nuovo millennio che molti applicano maniacalmente al guardaroba scegliendo i colori degli abiti in base alle loro influenze sul [sic] propria psiche e su quella degli altri. L’azzurro rassicura, il rosso papavero trasmette senso dell’umorismo, il marrone placa lo spirito competitivo…" (Antonella Amapane, Erotismo a tavola, l’estate è servita, “La Stampa”, sez. Costume, 29/7/2000)]
Periodo di affermazione:
2019
[ultimo controllo del 12/10/2022]
Devoto-Oli 2023 (con datazione al 2004, che si riferisce però all’altro sign., non registrato)
Diffusione al: 3 agosto 2022
Google: 231.000 r.
Google libri: 1.590 r.
Archivio “Il Corriere della Sera”: 19 r. (p.a. 2011)
Archivio “la Repubblica”: 36r. (p.a. 2019) [+ 1 r. con l’altro sign. (2006)]
Archivio storico “La Stampa”: 0 r. [3 r. con l’altro sign. (2000)]
“La Stampa”: 6 r. (p.a. 2019)
L’armocromia è diventata un argomento piuttosto di tendenza in Italia negli ultimi anni, soprattutto in rete e sui social network (la ricerca dell’hashtag #armocromia restituisce 222.000 post su Instagram e più di 350 milioni di visualizzazioni su TikTok). Per armocromia si intende oggi quella teoria, usata perlopiù nell’ambito della consulenza d’immagine, della moda e della cosmetica, che mira a ricercare un’armonia tra i colori dell’abbigliamento di una persona (ma anche, ad esempio, del trucco) e le caratteristiche cromatiche della stessa persona, dalla carnagione della pelle, al colore dei capelli e degli occhi. Secondo l’armocromia, ognuno di noi rientra in una categoria associabile ai colori tipici di una delle quattro stagioni − primavera, estate, autunno, inverno – e che, generalmente, sono suddivise in molteplici sottogruppi (caldo, freddo, profondo, brillante…). A ogni stagione, e sottogruppo, è abbinata una palette (‘tavolozza’) di colori da utilizzare nell’abbigliamento (e non solo); l’unione tra i colori della palette e l’incarnato della persona creerebbe un’armonia cromatica in grado di esaltarne le caratteristiche estetiche, ad esempio, illuminando il viso e facendo risaltare i colori naturali.
La parola non deriva, come si potrebbe supporre, dall’inglese americano, che invece impiega la locuzione (personal) color analysis o, più raramente, seasonal color analysis e skin-tone matching.
Sporadiche e isolate attestazioni di armocromia si possono rintracciare già nei primi anni Duemila: si tratta, tuttavia, di usi occasionali del termine, col significato di ‘armonia fra i colori e gli stati d’animo di chi è destinato a percepire quei colori’, riferito ora all’arte, ora alla psicologia o a strategie di marketing e comunicazione. Nel 2011 si rintracciano le prime isolate occorrenze di armocromia in riferimento alle caratteristiche cromatiche delle persone, ma solo dal 2019, grazie anche al successo del libro di Rossella Migliaccio dedicato all’argomento, l’armocromia diviene una tendenza nel mondo della moda e della bellezza, determinando un reale incremento della diffusione del neologismo.
17 ottobre 2022
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