Ambito d'uso: giovani, social media
Ambito d'origine: musica, musica trap
Categoria grammaticale: sost. m. e f. inv. (al pl. anche bufus)
Persona stupida, perdente; coglione; usato come insulto o in modo ironico-scherzoso
Sigla dell’espressione gergale angloamericana By Us Fuck U ('per quanto ci riguarda, vaffanculo'), insulto adoperato nei testi di canzoni rap come risposta ad attacchi verbali mossi dall’interno dello stesso ambiente musicale. Il gruppo musicaleDark Polo Gang– che ha diffuso la parola in Italia – sostiene di aver tratto bufu da un film americano del 2001 (How High, distribuito in Italia col titolo Due Sballati al College) in cui la sigla sta per Buy Us Fuck U, 'compraci e vaffanculo'.
2015
"Questo gioco non mi serve.
Questi rapper sono bufu, mostragli l'inferno.
Sono il re del rione, pensano che scherzo.
Palle quadrate, faglielo vedere"
(dalla canzone Piccoli Brividi, Dark Polo Gang, maggio 2015)
Periodo di affermazione: 2017-2018
Nessuna
*Neologismi 2018 Treccani
Diffusione al: 8 ottobre 2018
Google: "bufu" (sing. e pl.) 84.200; "bufus" (pl.) 17.200
Repubblica: "bufu" 3 r. (2018)
Corriere della Sera: "bufu2" r. (2018)
Bufu nasce dall’ambiente trap e rap americano come sigla per l’espressione gergale “By (o Buy) Us Fuck U” ('per quanto ci riguarda, vaffanculo' oppure 'compraci e vaffanculo'). In Italia il termine è stato diffuso dal gruppo di musica trap Dark Polo Gang, che lo ha utilizzato nelle canzoni e sui social media come risposta ai cosiddetti hater (ovvero chi sul web o sui social network insulta e offende in modo continuativo qualcuno, talvolta con espressioni discriminatorie o razziste).La voce è perlopiù usata dagli adolescenti italiani come sostantivo, con una differente accezione e con un cambio di categoria grammaticale rispetto all’origine angloamericana. Non tutti coloro che conoscono l’espressione infatti la ricollegano alla sigla “By (o Buy) Us Fuck U”; i più la adoperano come insulto, spesso con una vena ironica e scherzosa più che aggressiva, di significato abbastanza vago tra “stupido” “perdente” e “coglione”.
Luisa di Valvasone
19 giugno 2019
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