Varianti: cat-calling, cat calling
Ambito d'uso: rete, media
Ambito d'origine: media
Categoria grammaticale:
s. m.
‘molestia sessuale, prevalentemente verbale, che avviene in strada’.
Prestito integrale dall’inglese, lingua in cui la parola è attestata col significato attuale a partire dal 1956. Catcalling in questo contesto è un rilancio, essendo attestato fin dagli anni ’80 del Settecento con il significato di ‘grido, lamento, suono simile a un lamento’, e ‘lamentoso’. Catcalling si forma dal verbo (to) catcall, documentato insieme al nome corrispondente catcall già a partire dalla seconda metà del Settecento per indicare rispettivamente l’atto di fischiare a teatro gli artisti sgraditi e il fischio di disapprovazione stesso. Il sostantivo catcall, nel significato originario di ‘verso che i gatti fanno di notte’, è attestato dalla seconda metà del Seicento.
2013
"Negli ultimi tempi, poi, sono insistenti le testimonianze (reali, verificate e verificabili) di street harassment. Lungo via Venti e via San Nazaro si formano crocicchi di uomini di diverse etnie che stazionano a braccia incrociate sulle soglie dei negozi e dei bar. Commenti volgari, cat calling, fischi, schiocchi, sorrisi e attenzioni non sollecitate da parte di un gruppo di maschi fisicamente imponenti, hanno il potere di intimorire, di far sentire a disagio e inferiori alcune ragazze. Si tratta di una vessazione bella e buona, ha che fare con il bullismo e il maschilismo, in certi casi può arrivare anche al contatto fisico, e non c’è ragione per cui si debba tollerare." (Veronetta non è il bronx, è la west coast, lorisrighetto.wordpress.com, 28/9/2013)
Periodo di affermazione:
2020
Nessuna
Diffusione al: 5 dicembre 2020
Google: 28.000 r. per catcalling, 33.000 r. per cat calling/ cat-calling
“la Repubblica”: 7r. per catcalling, 1r. per cat-calling
“La Stampa”: 1r. per catcalling
“Corriere della Sera”: 1r. per catcalling, 1r. per cat-calling
La parola catcalling nomina una serie di atti (complimenti non richiesti, commenti volgari indirizzati al corpo della vittima o al suo atteggiamento, fischi e strombazzate dall’auto, domande invadenti, offese e perfino insulti veri e propri) che, in quanto ritenuti espressione di una mentalità sessista e svalutante, costituiscono un tipo specifico di molestia sessuale e di molestia di strada.
Attualmente la parola si diffonde, anche nelle forme concorrenziali cat-calling e cat calling, con grande velocità nella rete italiana, seguendo l’uso che ne fa la stampa internazionale. In particolare, la diffusione del termine, in Italia e prima ancora all’estero, sembra trainata da una nutrita serie di iniziative di gruppi di attivisti che, tramite azioni di protesta condotte dal vivo o sui social network, mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sui temi della discriminazione e della violenza di genere.
Sebbene la stampa italiana abbia preferito per anni indicare gli atti che abbiamo nominato con le alternative nostrane ma più generiche “molestie di strada”, “molestie per strada”, “molestie sessuali in strada” e, in tempi meno recenti, col termine pappagallismo, attualmente la tendenza sembra invertirsi, soprattutto in rete, a favore dell’impiego del prestito inglese. Dove ricorre, tuttavia, il termine catcalling è spesso ancora accompagnato da spiegazioni che ne chiariscono il significato, evidentemente non ancora del tutto disponibile alla maggior parte dei parlanti, e ne giustificano l’uso, spiegando il perché esso identifichi una forma di molestia potenzialmente urtante e traumatica.
30 marzo 2021
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.