Ambito d'uso: informatica, scuola
Ambito d'origine: informatica
Categoria grammaticale:
sost. m.
In ambito scolastico è ‘materia che ha lo scopo di introdurre i concetti di base dell’informatica in modalità semplificate e divertenti, accessibili agli studenti fin dai primi anni di scuola’.
Prestito integrale dall’inglese coding ‘codifica’, che deriva a sua volta dal verbo to code ‘codificare, assegnare un codice, scrivere un codice’.
2013 (come materia scolastica)
"La tecnologia è uno strumento per far meglio la scuola, non il suo obiettivo ovviamente. L’obiettivo della scuola è l’apprendimento, cosa che in realtà, in questo momento, si può prendere ovunque. Cioè, se io avessi 15 anni imparerei a fare coding a Code Academy Online da solo. È facilissimo, è un gioco addirittura. Mentre per anni ci hanno detto che studiare non serve a nulla, io dico sempre che studiare è l’unica cosa che ci salverà". (Timothy Dissegna, “Studiare la nostra salvezza” Se lo dice Luna, crediamoci, “Messaggero Veneto”, 13/11/2013, p. 52)
Periodo di affermazione:
2014
Zingarelli 2016, Garzanti 2017
Treccani Neologismi 2018
Diffusione al: 3 marzo 2020
Google: 4.480.000 risultati (i dati si riferiscono a una ricerca generale della forma, non soltanto in questo nuovo significato).
"Corriere della Sera": 203 risultati; p. a. maggio 2014.
"la Repubblica": 376 risultati; p. a. luglio 2014.
"La Stampa": 109 risultati; p. a. settembre 2014.
Google Libri: 19.000 r.
A partire dal 2014 il coding (definito programmazione informatica) diventa una materia scolastica, con lo scopo di introdurre i concetti base dell’informatica e sviluppare il pensiero computazionale (capacità di pensiero che prevede uno specifico approccio alla formulazione e risoluzione di problemi complessi, consentendo di analizzare ed elaborare dati con metodi e strumenti che si acquisiscono con lo studio dell’informatica). Lo studio del coding parte da giochi ed esercizi interattivi, basati su interfacce visuali, che ricorrono a blocchi o oggetti grafici che corrispondono a loro volta a righe di codice.
Il termine coding è un prestito dalla lingua inglese che viene considerato sinonimo di programmazione. Gli unici dizionari sincronici che registrano il termine, marcandolo come specialistico dell’informatica, sono lo Zingarelli, che lo inserisce dal 2016 e lo data 2013, e il Garzanti, che lo include dall’edizione 2017.
Per indicare la disciplina scolastica, il sostantivo inizia a diffondersi dal 2014, ma oggi raggiunge il massimo picco di interesse nelle ricerche su Google proprio in questo senso. In ambito informatico il termine era invece in uso già dagli anni ’70, come dimostrano vari dizionari specialistici. In tali dizionari coding non è tradotto con programmazione (che fa invece riferimento al termine inglese programming) ma con codifica(zione). Sebbene anche in inglese, spesso, coding e programming vengano considerati sinonimi, in realtà, tecnicamente i due termini denotano concetti diversi: coding fa riferimento al processo di scrittura del codice al fine di creare un programma; programming indica invece il processo generale di creazione del programma, che prevede una serie di attività, tra cui, appunto, il coding.
Se codifica sembra essere il traducente di coding più adeguato in ambito informatico, non ci sembra di poter dire lo stesso per la sua estensione all’ambito scolastico.
Quando si parla di coding a scuola, si fa infatti riferimento ad attività che introducono all’informatica. Non si tratta, come indicato dal sostantivo codifica, né di scrivere codice sorgente (gli studenti non scrivono direttamente righe di codice), né di tradurre un messaggio in codice (è vero che, ad esempio nel coding unplugged, lo studente scrive una serie di istruzioni in un codice, ma questo è stabilito a priori da un insegnante), così come non si tratta, come espresso da programmazione, di ideare e realizzare un programma vero e proprio, con tutte le attività che ne conseguono.
In ambito scolastico, sarebbe più adeguato, se si vuole mantenere il prestito integrale coding, non suggerirne la sinonimia con programmazione; o, ancora meglio, favorire un sostantivo italiano che è sicuramente noto, trasparente e facilmente applicabile alle diverse situazioni: l’insegnamento dell’informatica. Il nome della disciplina scolastica dovrebbe indicare l’insieme delle attività ed esercizi che introducono all’informatica, sviluppandone competenze di base. Si potrebbe quindi chiamare la materia con una delle seguenti denominazioni: principi di informatica, basi di informatica o fondamenti di informatica.
27 luglio 2020
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