Ambito d'uso: lingua comune, rete, giovani
Neologismo semantico
1996
Definizione: fare/farsi una doccia.
La parola docciarsi è una recente formazione usata principalmente sul web e nelle conversazioni, vis-à-vis o telematiche, tra giovani. Si tratta di un verbo denominale, ovvero derivato da un nome (in questo caso doccia).
Il processo di creazione di un verbo in –are a partire da un sostantivo è piuttosto comune. Il successo di questi neologismi è poi maggiormente probabile nei casi in cui essi identifichino un’azione che nella nostra lingua è esprimibile solo attraverso perifrasi (nel nostro caso fare/farsi una doccia). Va da sé che verbi così formati hanno il vantaggio di essere più veloci, diretti, e ammiccano, anche in modo ironico, alla consuetudine inglese di creare verbi da nomi con estrema facilità (a titolo di esempio pensiamo a un termine come whatsappare, giunto in italiano con intenti scherzosi, ma usato comunemente in inglese: to whatsapp).
La constatazione che docciarsi sia regolarmente registrato, da sempre, in tutti i dizionari come forma riflessiva di docciare non tragga in inganno: non si fa infatti riferimento all’uso odierno, ma alla definizione di ‘sottoporsi a docce curative’, peraltro accompagnata talvolta dalla marca d’uso di raro (Zingarelli 2014), obsoleto (GRADIT 2000) o comunque da esempi letterari antichi (GDLI). Siamo di fronte quindi a un neologismo che riprende, con una veste semantica nuova, un termine già esistente nella nostra lingua, ma ormai non più utilizzato.
Ambito di utilizzo privilegiato è il web, con maggiore frequenza negli spazi virtuali pensati per raccontarsi e condividere anche gli aspetti più quotidiani della propria vita, come forum o blog. Questi sono anche i luoghi che meno risentono, per l’intimità e la colloquialità con le quali ci si espone, del potere di censura della norma. Di conseguenza, data l’informalità dell’azione a cui ci riferiamo, sono decisamente meno frequenti le attestazioni in contesti comunicativi più ufficiali, come ad esempio i quotidiani (solo tre i risultati riscontrati nell’archivio di "Repubblica").
Non molto numerosi, ma significativi, sono i riscontri che arrivano da Google Libri, a testimonianza della non esclusiva appartenenza del termine ad ambiti settoriali, come la lingua del web o giovanile (si registrano alcune decine di attestazioni).
Affidandoci ai dati forniti dal motore di ricerca Google, scopriamo che docciarsi ottiene 4540 risultati (ma è da considerare una piccola percentuale di rumore per la compresenza di riferimenti al significato originale del termine); sono da aggiungersi le 4760 attestazioni per docciarmi, quasi altrettante (4050) per mi doccio; 1100 i risultati per mi vado a docciare, 463 mi devo docciare [I dati sono del 16/05/2016].
Ne ricaviamo in sostanza un quadro di discreta proliferazione, sebbene ancora piuttosto limitata a specifici contesti comunicativi.
Per approfondimenti cfr. la scheda della Consulenza linguistica
Attestazioni
Irene Pompeo
16 maggio 2016
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