Ambito d'uso: letteratura
Categoria grammaticale:
agg.
Tipo di letteratura che presenta una struttura narrativa e/o un’impaginazione non lineari e che, quindi, comporta un modo di fruizione in cui, diversamente dal solito, il lettore deve compiere lui stesso operazioni non convenzionali per ricostruire la trama e i significati del testo.
Si tratta di un termine proveniente dall’ambito della fisica, per il quale la ricostruzione dell’etimologia non risulta univoca. La prima ipotesi, condivisa da vari dizionari italiani (Devoto-Oli online, Garzanti, Supplemento 2004 del GDLI, GRADIT, Hoepli e Sabatini-Coletti), riconduce la sua origine alla voce greca ergṓdēs, propriamente ‘difficile’. Una seconda ipotesi (ripresa dallo Zingarelli e, in parte, dal Vocabolario Treccani online) è che l’aggettivo derivi dal tedesco ergodish, a sua volta derivato del sostantivo femminile die Ergode, che indica un particolare tipo di sistema meccanico. Il termine sarebbe stato coniato dall’illustre fisico austriaco Ludwing Boltzmann nel 1885 con le due parole greche ἔργον ‘energia’ e ὁδός ‘via, percorso’.
2001
"Per caratterizzare questa letteratura, vorrei riprendere la definizione di letteratura ergodica (ergon: lavoro, in greco), che Espen Aarseth trae dal campo della matematica, segnalando che questa letteratura non si limita agli ipertesti stricto sensu, ma comprende anche i generatori di testi e la poesia animata, dal momento che questi fanno ricorso, in un modo o in un altro, all'attività di un interattore". (Jean Clément, Elementi di poetica ipertestuale, in “Bollettino ’900”, n. 1, 2001)
Periodo di affermazione:
Dal 2017
Nessuna (in questa accezione)
Diffusione al: 25 marzo 2021
(i dati si riferiscono alla forma in tutti i suoi significati: non è infatti possibile distinguere tra i risultati relativi all’accezione letteraria e quelli relativi all’accezione fisico-matematica)
Google: 38.750 risultati per ergodico nelle varie flessioni (ergodico, ergodica, ergodici, ergodiche); 7.780 risultati per ergodicità.
Google Libri: 9.105 risultati per ergodico nelle varie flessioni (ergodico, ergodica, ergodici, ergodiche); 1.560 risultati per ergodicità.
(i dati si riferiscono esclusivamente all’accezione letteraria)
"Corriere della Sera": 2 risultati per ergodica (1 del 2019 e 1 del 2020); p. a. novembre 2019.
"la Repubblica": 1 risultato per ergodico del 2020; p. a. maggio 2019.
"La Stampa": nessun risultato.
Ergodicità
In ambito letterario, il termine ergodico è stato proposto per la prima volta dallo studioso norvegese Espen Aarseth nel suo libro Cybertext. Perspectives on Ergodic Literature (1997), il quale riprende l’aggettivo dal lessico specialistico della fisica. La parola era stata infatti introdotta dal matematico e fisico austriaco Ludwig Boltzmann (1844-1906), per riferirsi a un “sistema o processo i cui valori medi calcolati nel tempo coincidono statisticamente con i valori medi calcolati su un grande numero di sistemi o processi uguali” (GRADIT).
Sia i dizionari inglesi che quelli italiani registrano esclusivamente l’accezione fisico-matematica.
La prima occorrenza in italiano dell’aggettivo nel suo significato letterario risale al 2001; fino al 2011 le attestazioni in rete risultano però quasi inesistenti. Dal 2011 l’aggettivo inizia a diffondersi, con un aumento più significativo a partire dal 2017; rarissime, e solo a partire dal 2019, le attestazioni nei quotidiani.
In generale, si nota che la presenza della parola in rete è comunque piuttosto contenuta, evidenza del fatto che il fenomeno della letteratura ergodica risulta ancora poco conosciuto.
26 aprile 2021
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