Ambito d'uso: giovani
Ambito d'origine: giovani
Categoria grammaticale: v. tr.
Mettere qualcuno nella friendzone ovvero respingere uno spasimante confinandolo nella sfera delle relazioni amicali
Adattamento del verbo ingl. (to) friendzone, derivato per conversione dal sost. friendzone, comp. da friend “amico” e zone “zona”.
2012
"Sicuramente, ma ho come la sensazione che in genere sono le donne a friendzonare gli uomini e non viceversa" (@Amon_Alex, Twitter.com 5/6/2012)
Devoto-Oli 2018
*Treccani Neologismi 2018
Diffusione al: 27 aprile 2018
Forma cercate: friendzonare, friendzono,friendzonato/-a/-i/-e
Google: 92.820 r.
"la Repubblica": 5 r. (1 del 2015, 1 del 2016, 3 del 2017); p.a. 2015
"Corriere della Sera": 1 r. (2015);
"Il Fatto Quotidiano": 2 r. (2017);
"Libero": 2 r. (2015)
Il verbo friendzonare ha per base friendzone, letteralmente ‘zona d’amicizia’, parola, questa, che entra in circolazione in testi di lingua italiana a partire dal successo e dalla diffusione in Italia di due serie televisive americane: Friends e Scrubs. Fino alle prime comparse su Internet di friendzonare nel 2012, il concetto espresso da questo verbo veniva indicato solo con la forma perifrastica: mettere nella friendzone. Le occorrenze di friendzonare, dalla sua comparsa fino a oggi, sono registrate in contesti scherzosi, soprattutto sui social network e in ambito giovanile. Il suo impiego sulla rete tramite i social network, ma anche blog e pagine web collettive, comincia nel 2013-2014, mentre compare molto raramente sui giornali periodici e quotidiani nazionali: ad esempio la prima attestazione su Repubblica è del 2015 e tutte le occorrenze su questo quotidiano hanno carattere metalinguistico ovvero compaiono in testi che parlano di fatti linguistici (in questo caso del lessico nuovo). Oggi, nonostante il verbo sia in progressiva diffusione in testi scritti ma anche in testi di parlato trasmesso (come per esempio video di Youtube e trasmissioni radiofoniche), soprattutto in ambiti informali e scherzosi. La parola è stata recentemente registrata in due dizionari sincronici dell’italiano, nel Devoto-Oli 2018 e nel Vocabolario Treccani online, che ad oggi rappresentano le sole attestazioni lessicografiche. Il verbo viene per lo più usato al participio passato, nel passato prossimo (“Marco ha friendzonato Monica”) e nella diatesi passiva (“Io sono stato friendzonato/a”), anche con valore aggettivale o sostantivato (“il friendzonato starà male”).
27 febbraio 2019
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