Ambito d'uso: mass media, ristorazione
1976
Definizione: Disporre con cura ed eleganza una vivanda nel piatto, per poi servirla
Il verbo impiattare, in unione al sostantivo impiattamento e all’aggettivo impiattato, è ormai immancabile in qualsiasi programma televisivo che si occupi di cucina. È lecito quindi chiedersi da dove derivi e quale sia la ragione di tale diffusione. Si tratta di un verbo che si forma comunemente partendo dal sostantivo piatto legato alla terminazione –are della prima coniugazione verbale (la più utilizzata nelle nuove formazioni lessicali). I maggiori dizionari lo attestano solo a partire da anni recenti: impiattare entra infatti nello ZINGARELLI 2013, nel Devoto-Oli 2014 e nel Garzanti online. Il significato non è semplicemente quello neutro di ‘mettere una pietanza nel piatto’, ma assume una connotazione di tipo estetico: per essere servite, le vivande vengono adagiate nel piatto in maniera accurata, con molta attenzione alla presentazione. Siamo di fronte, infatti, ad una parola appartenente al mondo della ristorazione, nel quale assume fondamentale importanza anche l’aspetto esteriore del cibo; non a caso il Treccani 2014 ne spiega il significato delimitandone l’ambito d’uso: “Nel linguaggio della ristorazione”. In realtà, in questo ambito specifico, impiattare si caratterizza come termine non nuovo, anzi, proprio degli usi linguistici di base del settore. La sua recente, massiccia diffusione è piuttosto da attribuire all’uso frequentissimo che se ne fa nelle decine di trasmissioni culinarie che negli ultimi anni hanno popolato i palinsesti delle varie emittenti televisive; in tale contesto è infatti necessaria una maggiore immediatezza e rapidità di linguaggio, pienamente raggiungibili grazie ad un solo verbo rispetto alle forme perifrastiche come mettere o disporre nel piatto. Possiamo trovare prove di questo incremento d’uso nei dati ricavati sul web (luogo di osservazione essenziale delle novità lessicali) dal motore di ricerca Google che, fino a metà degli anni Duemila, registra pochissime attestazioni, le quali poi subiscono un aumento considerevole fino ad oggi.
Attestazioni:
Attestazioni lessicografiche:
Zingarelli 2013
Garzanti online
[a cura di Irene Pompeo e Benedetta Salvi]
Piazza delle lingue: Lingua e saperi Media
14 settembre 2015
Piazza delle lingue: Lingua e saperi Media
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.