Ambito d'uso: pubblicità
1993
Definizione: involucro di una pietanza, o pietanza stessa, che è possibile cuocere o scaldare direttamente nel forno a microonde.
A partire all’incirca dal 2010, su Google Italia si trovano quasi 5.000 risultati dell’aggettivo microondabile. La sua introduzione non è passata sotto silenzio e ha sollevato da più parti commenti perplessi. Beppe Severgnini lo ha definito «talmente brutto da diventare interessante» (http://italians.corriere.it/2014/05/05/verdure-in-busta-microondabile/).
Nel settore della pubblicità e del marketing si avverte una necessità di sintesi e icasticità maggiore rispetto alla lingua comune, tanto che proprio questo settore della lingua viene considerato particolarmente fertile per la creazione di nuove parole. L'ambito in cui nasce la parola, dunque, non ci deve stupire.
Non esiste un'alternativa sintetica a microondabile, ma solitamente useremmo delle perifrasi, come cucinabile/riscaldabile al microonde per una pietanza o resistente al microonde per un contenitore o un involucro. Notiamo che in italiano non esiste il verbo microondare (anche se qualche timido esempio d'uso si rintraccia in rete, con Google: 170 risultati su pagine in italiano), come del resto non abbiamo nemmeno un ipotetico *fornare per cuocere al forno o *vaporare per cuocere a vapore (vaporizzare vuol dire decisamente un'altra cosa!). Sembra, quindi, che in ambito culinarioprevalgano forme perifrastiche rispetto a verbi sintetici: da questo punto di vista, cucinabile al microonde è perfettamente regolare e accettabile.
Nonostante questo, considerato che la possibilità di cuocere una pietanza con il forno a microonde è un richiamo pubblicitario forte (è un modo di cucinare veloce, che non richiede l'aggiunta di grassi; ancora meglio se la pietanza non va nemmeno tolta dalla sua confezione), si può comprendere come sia nata l'esigenza di una formula più sintetica e accattivante rispetto alla perifrasi summenzionata.
In inglese è in uso, dal 1982, l'aggettivo analogo, microwavable o microwaveable (http://www.etymonline.com/index.php?term=microwavable). Lo stesso aggettivo esiste anche in francese – micro-ondable o microondable (http://www.larousse.fr/dictionnaires/francais/micro-ondable/186523?q=micro-ondable#10927891) – in alternativa alla perifrasi qui peut aller au micro-ondes (prime attestazioni in Rete risalenti alla prima metà degli anni 2000), in spagnolo (microondable) e in tedesco (mikrowellengeeignet).
A parte alcune testimonianze isolate negli archivi dei quotidiani intorno attorno alla metà degli anni Novanta, una delle prime attestazioni della parola in italiano si rintraccia nei comunicati stampa per il lancio nel nostro paese di una nuova linea di prodotti di un'azienda francese, Bonduelle, proprio nel 2010-2011. È quindi molto probabile che questa volta il termine non arrivi a noi direttamente dall'inglese, ma piuttosto con la mediazione del francese, magari proprio grazie alla linea "Sfiziose per natura", nel cui comunicato di presentazione si leggeva tale parola. Se ipotizziamo che la strada seguita sia questa, l'aggettivo si configurerebbe come un calco omonimico, o un adattamento, direttamente dal francese: ciò spiegherebbe l’esistenza in un aggettivo in -bile in assenza, in italiano, del verbo da cui dovrebbe teoricamente derivare.
Attestazioni:
Attestazioni lessicografiche
Nessuna.
Per approfondimenti leggi anche la scheda della Consulenza linguistica.
[a cura di Vera Gheno]
19 dicembre 2014
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