Ambito d'uso: nuovi media, rete
Ambito d'origine: psicologia, sociologia
Categoria grammaticale:
sost. m.
In che cosa pensa che il poliamore sia diverso dalle comuni o dall’amore libero degli anni Sessanta? «All’epoca ero una bambina. Ma mi sembra che allora ci fosse un malinteso sulla concezione di amore libero inteso come promiscuità e sesso casuale. È per questo che non ha funzionato. Per noi si tratta di un profondo e serio rapporto d’amore con un mutuo accordo pensato e alimentato ogni giorno. C’è una consapevolezza diversa». (Annalisa Piras, In tre ci si ama meglio. Storia di Jane, che vive con due uomini, “L’Espresso”, 44, p. 120, 3/10/1998)
Periodo di affermazione:
2016/2018
Garzanti 2018
Treccani Neologismi 2018
Diffusione al: 20 febbraio 2019
Google: 142.000 r.
Corriere della Sera: 11 r. (1 del 2006, 1 del 2015, 1 del 2016, 3 del 2017, 5 del 2018)
Repubblica: 20 r. (2 del 2008, 4 del 2014, 1 del 2015, 6 del 2016, 2 del 2017, 5 del 2018)
Stampa: 10 r. (1 del 2015, 3 del 2016, 2 del 2017, 4 del 2018)
La parola poliamore inizia a diffondersi in italiano nel secondo decennio del Duemila, in seguito all’apertura dei primi blog e portali web dedicati al tema delle relazioni amorose plurime e alla pubblicazione in traduzione italiana di alcuni fortunati saggi stranieri dedicati all’argomento. Tra il 2016 e il 2018 il tema viene affrontato anche da film e serie televisive e approfondito in blog, riviste femminili e altre pubblicazioni online, che oltre ad accrescere la visibilità mediatica del fenomeno, contribuiscono a una più ampia diffusione della voce.
Alla fortuna del termine ha probabilmente contribuito l’analogia con i numerosi altri composti con poli- attestati nella nostra lingua, specialmente con quelli relativi alla stessa sfera semantica di poliamore, come poligamia ‘unione matrimoniale plurima di un uomo con più donne o di una donna con più uomini’, poliginia (dal greco gynḗ ‘donna’) e poliandria (dal greco polýandros ‘che ha molti sposi’).
Varianti alternative di poliamore sono poliamoria (per alcuni da preferire a poliamore in quanto più vicina al modello inglese polyamory) e poliamorismo (che indicherebbe però più precisamente la posizione filosofica di chi ammette la possibilità che una persona abbia più di un rapporto intimo), che sono tuttavia decisamente minoritarie nell’uso rispetto alla nostra voce. Abbastanza diffuse sono invece le forme derivate poliamoroso e poliamorista, usate in riferimento a chi pratica o sostiene la possibilità di intrecciare delle relazioni non monogame.
27 febbraio 2020
Evento di Crusca
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