Varianti: retro-olfatto; retro olfatto; retroolfatto
Ambito d'uso: enologia, gastronomia
Ambito d'origine: enologia
Tecnicismo
Categoria grammaticale:
sost. m.
1. residuo organolettico che, prodotto per via retronasale da molecole odorose, persiste in bocca dopo la degustazione di una bevanda (specialmente vino e birra), di un cibo o di un condimento; 2. sistema sensoriale che, in seguito all’assaggio, attraverso recettori olfattivi rinofaringei, permette di percepire in bocca la natura aromatica di cibi, condimenti e bevande
Possibile calco dal francese rétro-olfaction (attestato nella lingua d’origine dagli anni 80 del Novecento), in concorrenza con retrolfazione (calco più fedele all’originale francese), attestato dal 2001.
Potrebbe anche trattarsi di un derivato denominale di olfatto con l’aggiunta del prefisso retro- (col valore locativo ‘dietro’, verosimilmente forgiato sul modello di retrogusto) oppure, infine, di una retroformazione da retrolfattivo (la cui prima attestazione è precedente di pochi anni a quella di retrolfatto), per il quale si rimanda alla scheda.
1994
"[…] la produzione ad ettaro del vigneto ha un’importanza “trascendente” sulle sensazioni gustative, poiché si passa da sensazioni di pienezza a basse produzioni a sensazioni sempre meno positive con il crescere delle produzioni unitarie, nel seguente ordine: a) decadono le impressioni tanniche al bordo della lingua; b) si attenuta l’impressione tannica del retrogusto; c) decade l’aroma percepibile con il retrolfatto; […]". (Marco Fregoni, Qualità del vino e produzione per ettaro, “Vignevini”, anno XXI, n. 1-2, Gennaio-Febbraio, 1994, p. 3)
Nessuna
Diffusione al: 20 novembre 2022
Google (pp. in ita.): retrolfatto 8.720 r.; retro-olfatto (o retro olfatto) 1.910 r.; retroolfatto 404 r.
"Corriere della Sera": 2 r.; p.a. 1997 (retrolfatto)
"la Repubblica": 11 r.; p.a. 2017 (retrolfatto)
"La Stampa": 4 r.; p.a. 2017 (retrolfatto)
Non registrato in nessun dizionario né dell’uso né specialistico, il sostantivo retrolfatto (a cui si affianca il calco concorrente retrolfazione, con le varianti retro-olfazione, retroolfazione e retro olfazione) è un tecnicismo che, nato nel campo dell’enologia, ha ben presto esteso il suo uso anche a bevande diverse dal vino, fino ad arrivare al settore della gastronomia; a dire il vero, il concetto è precedente alla parola retrolfatto, in quanto già veicolato dalle locuzioni olfazione retronasale (attestata dal 1938) e olfatto retronasale (documentata dal 1989).
Relativamente alla diffusione e agli ambiti d’uso di retrolfatto, constatiamo una frequenza discreta – ma quasi esclusiva – nel campo delle scienze sensoriali e, più in generale, in riviste, libri e opuscoli concernenti bevande (soprattutto vini, birre, liquori, caffè) e, in misura minore, cibi e condimenti (in particolar modo formaggi e oli), dal momento che il retrolfatto costituisce un parametro valutativo o descrittivo di questi prodotti; il termine compare inoltre in moltissime schede organolettiche di cibi e bevande o, ancora, in alcuni disciplinari di produzione dei vini.
6 marzo 2023
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