skort

Ambito d'uso: moda

Ambito d'origine: moda

Categoria grammaticale:

s.m. o f.

Definizione

Pantaloncini con un lembo di stoffa sul davanti che simula una gonna; minigonna con pantaloncini cuciti all’interno.

Etimologia

Prestito non adattato dell’inglese skort, formato da skirt ‘gonna’ + shorts ‘pantaloni corti’.

Prima attestazione

2013
"Volevo condividere con voi il fatto che ho comprato il mio primo paio di “skort”, ma state guardando tutti #tvoi e so che non ve ne fotte" (post di @Sere_Blu su X del 21/3/2013)

Periodo di affermazione:

2020

Presenza sui dizionari

Nessuna

Diffusione al: 23 aprile 2025

Google: 2.710.000 r.
“la Repubblica”: 2021: 1 r.

Note

Il sostantivo skort è un prestito non adattato dall’inglese, una parola macedonia (o blend, nella denominazione inglese) formata da skirt ‘gonna’ + shorts ‘pantaloni corti’, datata dal Merriam-Webster al 1951 e dall’OED al 1957; secondo quest’ultimo dizionario, il sostantivo, nato nell’inglese americano, può avere due possibili referenti: un paio di pantaloncini con un lembo di stoffa sul davanti che simula una gonna (“A pair of shorts having a flap across the front to give the appearance of a skirt”) o una minigonna con pantaloncini cuciti all’interno (“a short skirt having an attached pair of shorts underneath”).

Entrambi i significati si ritrovano in italiano, in cui il termine è attestato nei social dal 2013, quando il marchio Zara lanciò l’origami skort (pantaloncino coperto sul davanti da due lembi di stoffa asimmetrici a punta, che simulano una gonna e che ricordano l’arte giapponese dell’origami). Nelle riviste di moda compare qualche anno dopo, nel 2018, ma una maggiore diffusione si nota a partire dal 2020: negli ultimi anni, infatti, il termine è sempre più diffuso, anche nei siti di vendita di abbigliamento in rete, per via di un ritorno sulle scene del capo di abbigliamento, che è stato protagonista anche della scorsa estate.

Il sostantivo può essere sia femminile, evidentemente in relazione al traducente gonna, sia maschile (plurale), quando si sottintenda, invece, il referente pantaloni, probabilmente anche per influenza di shorts ‘pantaloncini’, termine molto diffuso già da diversi anni, che è sempre usato al maschile plurale (gli shorts). Al plurale, come normalmente avviene nei prestiti non adattati, può perdere la desinenza -s propria dell’inglese. L’uso del termine come invariabile convive però, fin dall’inizio, ma soprattutto negli ultimi anni, con skorts, forse ancora per via della sovrapposizione con shorts (per i quali la -s è abbastanza generalizzata).

Quanto ai possibili traducenti, segnaliamo gonna pantalone, con il sinonimo (univerbato e con ordine inverso dei componenti) pantagonna (1971 – GRADIT); entrambi si riferiscono, generalmente, a un pantalone piuttosto ampio, più o meno lungo, che per via della sua larghezza e morbidezza o grazie a un lembo della stessa stoffa posto sul davanti ha l’apparenza di una gonna (GRADIT, Zingarelli 2025); essi sono, dunque, solo parzialmente sinonimi di skort. Eventualmente, a gonna pantalone possono aggiungersi anche i prefissi mini- e micro- per specificare la lunghezza del capo e migliorare così il rapporto di sinonimia. Infine, è possibile reperire, come glossa, anche mini-pantalone.

Esempi d'uso

Elisa Altissimi

Approfondimenti e link

6 giugno 2025