Ambito d'uso: rete, giovani
2011
Definizione: inviare, scambiarsi messaggi attraverso l’applicazione WhatsApp.
Whatsappare si è diffuso sull’onda del grande successo dell’applicazione per dispositivi mobili WhatsApp e costituisce un’alternativa sintetica a locuzioni complesse come “mandare un messaggio su WhatsApp”, o nella possibile variante durativa “scambiarsi messaggi su WhatsApp”.
Dal punto di vista morfologico, si tratta di un adattamento del nome commerciale dell’applicazione all’uscita verbale della prima coniugazione italiana. Il verbo rappresenta ancora un gergalismo, diffuso fra gli utenti dell’applicazione, principalmente in contesti estemporanei e con sfumature ironiche e scherzose. È nel web 2.0, caratterizzato appunto dall’alto livello di interazione, che si riscontra la maggiore diffusione del neologismo, in ambiti come i social network, i blog o le discussioni sui forum.
Nessun dizionario italiano registra ancora whatsappare e molto scarse sono le attestazioni sulla stampa. L’uso del verbo si fa risalire al 2011 (WhatsApp fu sviluppata nel 2009) quando si incontrano i primi risultati sui motori di ricerca (Google registra attualmente circa 10.000 risultati nelle pagine in italiano). Molto meno diffuse sono le forme whazzappare, uozzappare, uotsappare, uazzappare, ma sono comunque segnali di una tendenza all’adattamento verso la grafia italiana.
Attestazioni:
Il Mattino (23/03/2014) “stando sempre con gli smartphone in mano a whatsappare”
TGcom 24 (12/11/2014) “c'è chi continua tranquillamente a whatsappare, chi si volta dall'altra parte”
Corriere della Sera (10/03/2015) “Sì, perché per dei nativi digitali, abituati a twittare , chattare , whatsappare o postare , non è affatto naturale ricorrere a un foglio di carta”
Per approfondimenti leggi anche la scheda della Consulenza linguistica.
16 gennaio 2015
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
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