OIM - Osservatorio degli Italianismi nel Mondo

Costituzione di una banca dati dedicata a tutte le parole italiane e di origine italiana entrate nell’uso di altre lingue; 2014 - in corso.

Il sito OIM

Descrizione del progetto / Che cos’è l’Osservatorio degli Italianismi nel Mondo

Il progetto OIM mira alla costituzione di una banca dati che possa raccogliere tutte le parole italiane e di origine italiana entrate nell’uso di altre lingue. Inserito tra i progetti strategici dell’Accademia della Crusca all’interno del portale Vivit (una banca dati di materiali dedicati a tutti coloro che sono interessati alla lingua e alla cultura italiana, soprattutto fuori d’Italia), è pensato come punto di riferimento per la raccolta, verifica e condivisione di italianismi diffusi in diverse lingue del mondo. Nella banca dati confluirà il materiale già raccolto per il Dizionario di italianismi in inglese, francese e tedesco (DIFIT) diretto da Harro Stammerjohann (già consultabile online all’indirizzo www.italianismi.org) e per altri studi comunque in corso di elaborazione: rientra negli obiettivi del progetto l’allargamento immediato ad altre tre importanti lingue neolatine (spagnolo, catalano e portoghese) alle quali vanno sommate ungherese e polacco, per cui esistono già ricerche avviate.

Il progetto è diretto da Matthias Heinz (Università di Salisburgo) e Luca Serianni (Sapienza Università di Roma) e si avvale di un gruppo di ricerca internazionale, composto da unità operanti presso le università di Barcellona, Budapest, Cracovia, Dresda, Firenze, Malta, Milano, Roma, Salisburgo, Siviglia, Toronto, Università della Calabria, Varsavia e altre.

Per rendere omogeneo il lavoro è stata ideata una nuova piattaforma che prevede un metodo molto sofisticato per la rilevazione e il controllo dei dati. In questo modo sarà possibile nel tempo accogliere anche altre ricerche già realizzate o in via di elaborazione per nuove lingue, in modo da contribuire a definire in modo più possibile circostanziato il quadro della presenza della lingua e della cultura italiana all’estero.

Alla banca dati lessicografica si affianca una raccolta bibliografica in continuo aggiornamento, che possa dare conto della ingente quantità di lavori già pubblicati sull’argomento in diverse sedi nel mondo: una testimonianza del crescente interesse degli studiosi su un tema che intreccia in maniera tangibile le vie del contatto tra diverse culture.

Fasi del progetto e caratteristiche della banca dati

Il lavoro dell’OIM procederà per approfondimenti successivi, allargando lo sguardo fino ad includere lingue remote geograficamente e culturalmente rispetto all’italiano. Si procederà secondo una disposizione a cerchi concentrici, partendo da grandi lingue di cultura molto vicine all’italiano (castigliano - inizialmente solo per la varietà spagnola, alla quale poi andranno affiancate le varietà parlate negli altri paesi ispanofoni – catalano, portoghese), proseguendo con lingue europee di rilievo culturale per le quali sono già stati censiti gli italianismi o sono in corso ricerche già avviate (ungherese, polacco). In un cerchio successivo andranno aggiunti poi l’albanese, il maltese e il russo oltre a lingue extraeuropee di grande rilievo come l’arabo e il cinese.

Per rendere più accessibili i dati sulle singole lingue e la valutazione d’insieme sull’apporto dell’italiano vengono offerti prospetti introduttivi che presentano in modo uniforme la storia linguistica di ciascuna lingua, la descrizione lessicografica, il metodo utilizzato per la raccolta, il rapporto con l’Italia, le corrispondenze grafico-fonetiche, la bibliografia specifica.

L’OIM consente di ricavare informazioni di tipo storico-etimologico sulla voce italiana di partenza e di conoscere le caratteristiche principali per ogni lingua in cui il prestito è attestato. In particolare: forma grafica; genere e categoria grammaticale; data d’ingresso; eventuale uscita d’uso; ambito d’uso, attestazioni. Per ogni lingua vengono offerti prospetti introduttivi che descrivono la storia linguistica di ciascuna varietà nella quale è censito l’apporto italiano; la descrizione lessicografica; il metodo per la raccolta degli italianismi; la valutazione d’insieme dei prestiti; le corrispondenze grafico-fonetiche).

La banca dati può essere interrogata per fare ricerche utilizzando criteri diversi: la diffusione geografica dei prestiti, la loro datazione, la circolazione attuale, la presenza di altre lingue di mediazione, l’ambito d’uso, la distanza rispetto al significato originario italiano, ecc.   

Storia del progetto e prossime scadenze

L’OIM costituisce l’evoluzione di due importanti progetti dedicati al censimento degli italianismi nel mondo: il Dizionario di italianismi in inglese, francese e tedesco (Difit) diretto da Harro Stammerjohann (Firenze, Accademia della Crusca, 2008), di cui è già disponibile una versione elettronica nel sito dell’Accademia della Crusca (www.italianismi.org) e il progetto di un’opera sull’italiano nel mondo, commissionata a Luca Serianni nel 2004 dall’editore Utet – ma sospesa qualche anno dopo dallo stesso editore - concepita come una raccolta di saggi di carattere generale sulla diffusione della lingua italiana e in un dizionario di italianismi in circa 80 lingue.

A partire dal 2014 l’Accademia della Crusca ha incluso l’osservatorio tra i progetti strategici su cui orientare attenzione e risorse: una prima ricognizione sull’argomento si è avviata con un convegno tenuto nella sede dell’Accademia nel giugno 2014 (i cui atti sono ora raccolti in Osservatorio degli italianismi nel mondo. Punti di partenza e nuovi orizzonti, a cura di Matthias Heinz, Firenze, Accademia della Crusca, 2017).

Nel dicembre 2016 è stata siglata una convenzione con il Calcif (Centro d’Ateneo per la promozione della lingua e della cultura italiana “G. e C. Feltrinelli” - Università degli studi di Milano) nel quadro della quale sarà possibile coinvolgere altri studiosi per l’implementazione di dati aggiuntivi su lingue non contemplate nella prima fase dell’OIM.

Dal 2017, grazie a un finanziamento ARCUS erogato dal MIBACT, è stato possibile erogare borse di studio per la verifica dei dati contenuti nel Difit e per l’ampliamento dell’indagine ad altre tre importanti lingue neolatine (spagnolo, catalano e portoghese) e due lingue dell’area est europea (ungherese e polacco).

Nel settembre 2017 è stato possibile avviare i lavori e tutti i collaboratori coinvolti hanno partecipato a un seminario, organizzato presso l’Accademia della Crusca, durante il quale sono stati messi a punto i criteri di lavoro.

Un secondo seminario di verifica si è tenuto nel giugno 2018 presso l’Università di Salisburgo e un terzo seminario, pensato per validare la piattaforma elettronica, è previsto nel novembre 2018 presso l’Università della Calabria.

Nell’aprile 2019 una prima versione aggiornata della piattaforma sarà presentata a Firenze, durante una tornata dell’Accademia della Crusca dedicata al progetto.

Grazie alla collaborazione con l’Università di Salisburgo, è stato anche possibile mettere insieme una bibliografia di riferimento aggiornata che raccoglie gli studi sulla presenza dell’italiano nel mondo, che costituirà un importante complemento della banca dati lessicografica e un fondamentale strumento di lavoro per tutti coloro che si interessano all’argomento. 

CREDITI
Il progetto, sostenuto dall’Accademia della Crusca rappresentata da Claudio Marazzini, è diretto da Matthias Heinz (Università di Salisburgo) e Luca Serianni (Sapienza Università di Roma).

Comitato scientifico
Marco Biffi (Università di Firenze)
Massimo Fanfani (Università di Firenze)
Nicoletta Maraschio (Università di Firenze)
Silvia Morgana (Università di Milano)
Lucilla Pizzoli (Università degli studi internazionali di Roma – Unint)
Cecilia Robustelli (Università di Modena-Reggio Emilia)
Raffaella Setti (Università di Firenze)
Harro Stammerjohann (Francoforte) 

Ricercatori per aree linguistiche
Patricia Bagari (Salisburgo, tedesco)
Monica Barsi (Milano, francese)
Cristina Brancaglion (Milano, francese / francese canadese)
Giuseppe Brincat (Malta, maltese)
Gloria Claverìa Nadal (Barcellona UAB, spagnolo e catalano)
Zsuzsanna Fábián (Budapest, ungherese)
Kathrin Gärtig (Trieste, tedesco)
Yorick Gomez Gane (Università della Calabria, catalano)
Elżbieta Jamrozik (Varsavia, polacco)
Carolina Julià Luna (Barcellona / Madrid, catalano)
Monika Messner (Salisburgo, tedesco)
Gianluca Miraglia (Lisbona, portoghese)
Matilde Paoli (Firenze, rapporto italiano – varie lingue)
Franco Pierno (Toronto, inglese canadese / nordamericano, francese canadese)
Sara Rodríguez Bonal (Siviglia, spagnolo)
Gesine Seymer (Dresda, tedesco)
Paolo Silvestri (Siviglia, spagnolo)
Roman Sosnowski (Cracovia, polacco) 

Consulenza informatica
Marco Biffi, dir. (Firenze)
Giovanni Salucci (Firenze)
Irene Fabbri (Firenze) 

Consulenza editoriale
Domenico De Martino (Firenze) 

Consulenza lessicografica / cooperazioni future
Chiara Bulfoni (Milano, mandarino)
Danilo Capasso (Banja Luka, serbocroato)
Hermann Haller (New York, inglese nordamericano)
Maria Lieber (Dresda, tedesco)
Letizia Vallini (Tianjin/Nankai, mandarino)
Lin Yang (Tianjin/Nankai, mandarino) 

Allegati

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