Unicoop Firenze dona centomila euro all’Accademia della Crusca e avvia una stagione di collaborazione a tutto campo con questa storica istituzione
Centomila euro all’Accademia della Crusca per finanziare le attività di ricerca. Esperti e ricercatori dell’Accademia entreranno nelle Bibliocoop (i 30 centri di prestito libri) e nei centri commerciali per spiegare l’evoluzione della lingua italiana e chiarire i dubbi che quotidianamente si pone chi scrive ma anche chi parla, cioè tutti noi. Ci saranno inoltre eventi estemporanei nei supermercati: maxi cruciverba, giochi, incontri ravvicinati con i padri della lingua italiana del Trecento. Anche il calendario 2016 di Unicoop Firenze sarà dedicato a questa storica istituzione e saranno messe in piedi ulteriori iniziative dedicate ai soci per sostenerla. Fra i vari eventi in programma per finanziare l’Accademia: cene a tema in 13 località, in collaborazione con istituti alberghieri toscani, in cui esperti della Crusca spiegheranno l’evoluzione della lingua e risponderanno alla curiosità della gente. A completare l’accostamento fra “lingua e cibo” saranno organizzati incontri con le imprese fornitrici di Unicoop Firenze, in cui linguisti ed esperti dialogheranno con il mondo produttivo.
Scopo dell’Accademia è “separare il fior di farina (la buona lingua) dalla crusca”, così i “cruscanti” definirono la loro azione tra il 1582 e la fine del secolo e così nacque un’istituzione che è arrivata ai tempi nostri come la più autorevole nella definizione, nella tutela e nella promozione della lingua italiana.
È sbagliato, però, pensare alla Crusca come un’istituzione chiusa, con personale dedito a studi fini a se stessi. In realtà l’azione dell’Accademia entra nel vivo della comunicazione linguistica, nelle relazioni sociali e culturali della società italiana. Nelle stanze della Villa medicea di Castello presso Firenze, sede dell’Accademia dai primi anni settanta, si esaminano testi, giornali, si ascoltano trasmissioni, si risponde alle domande che pervengono da internet o dal telefono. Insomma un’attività intensa, che dà risultati interessanti e alla portata di tutti.
In momenti come questi di attenzione alla spesa pubblica con i finanziamenti statali sempre più scarsi, non è solo di soldi che ha bisogno un’istituzione come l’Accademia, ma di ribadire il suo ruolo e la sua utilità civile e culturale. Questo l’intento di Unicoop Firenze con le parole del presidente del Consiglio di sorveglianza, Daniela Mori: «Quello che offriamo all’Accademia della Crusca è un rapporto “a tu per tu” con la gente, con i cittadini e i nostri soci. Un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è affatto una questione d’accademia, ma un luogo dove si creano i valori che più ci stanno a cuore: identità e cittadinanza».
«L’aiuto di Unicoop Firenze alla Crusca è arrivato nel pieno della nostra crisi finanziaria – dichiara Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia -, ma presto abbiamo visto che questa era anche l’occasione per un salto di qualità. Ci si offriva il modo di avvicinarci a un pubblico più vasto, come ai tempi della sottoscrizione popolare lanciata nel 1990 dal presidente dell’Accademia Giovanni Nencioni e dal giornalista Indro Montanelli. Le crisi, a volte producono combinazioni nuove, opportunità da non perdere».
Firenze 13.10.2015
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