Chi sono gli abitanti della (o del) Costa Rica?

A coloro che nuovamente ci chiedono quale sia il genere di Costa Rica e come si indicano correttamente i suoi abitanti riproponiamo la risposta di Paolo D'Achille pubblicata sul numero 50 della Crusca per voi (I, 2015). 

Risposta

Il problema dell’assegnazione del genere grammaticale ai nomi stranieri, siano essi comuni o propri, adattati e non adattati, è affrontato in vari saggi da Anna M. Thornton (cfr. in particolare L’assegnazione del genere in italiano, in Actas del XXIII Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, a cura di Fernando Sánchez Miret, vol. I, Tübingen, Niemeyer, 2003, pp. 467-481). La studiosa rileva giustamente che il maschile è il genere preferito; la scelta per il femminile (o il suo mantenimento) ha bisogno di supporti di ordine fonetico, morfologico o semantico, come la terminazione del nome in -a (propria soprattutto dei nomi femminili), la sua prossimità con un elemento che in italiano è femminile (come avviene per le parole inglesi terminanti in -tion, suffisso corrispondente all’it. -zione), il suo inserimento in una categoria che ha come iperonimo un nome femminile. Se manca una di queste condizioni, capita non di rado che, nel corso del tempo, si verifichi il passaggio al maschile, che a volte finisce col prevalere.

Ora, il nome ufficiale dello Stato centroamericano è Costa Rica, che in spagnolo significa letteralmente ‘costa ricca’. Questa, dunque, dovrebbe essere la grafia da adottare anche in italiano e il genere da assegnare al toponimo sarebbe il femminile, come in spagnolo. Appunto in favore del femminile si pronuncia (in entrambe le edizioni) il DOP, che ammette anche la grafia univerbata Costarica, ma considera errato l’uso del maschile. In Google, alla data del 30 marzo 2015, risultano 627.000 occorrenze della stringa “la Costa Rica” e 93.900 di “il Costa Rica”, ma tra i risultati del femminile saranno stati inclusi anche esempi in spagnolo. Con l’univerbazione, però, le cose cambiano un po’: le occorrenze di “il Costarica” sono infatti 27.600 e superano quelle di “la Costarica”, che sono 15.000. Non del tutto infondatamente, dunque, l’edizione italiana di Wikipedia suggerisce una distinzione di genere in rapporto alla grafia; la voce Costa Rica si apre infatti così: «La Costa Rica (o il Costarica), ufficialmente Repubblica di Costa Rica, è uno Stato […] dell’America centrale».

Come documenta il DI (W. Schweickard, Deonomasticon Italicum, Tübingen, Niemeyer, 1997ss., vol. I, p. 594), in passato il toponimo è stato integralmente tradotto in italiano, come Costa Ricca (dal 1595 al 1828), Costa-Ricca (dal 1803 al 1841) o Costaricca (1841); prima di Costa Rica (dal 1892) e Costarica (dal 1956), si è avuta anche la grafia Costa-Rica (1891). Dunque, la forma originale si è definitivamente imposta alla fine dell’Ottocento (ma solo nella scrittura, non nella pronuncia perché, come ricorda opportunamente il DOP, in spagnolo la r iniziale di Rica è intensa).

Quanto all’assegnazione del genere, in base a quanto si è detto all’inizio sia la terminazione in -a, sia il possibile legame con la parola italiana costa (perfettamente corrispondente alla voce spagnola) dovrebbero garantire la conservazione del femminile. La diffusione, per quanto ancora minoritaria, del maschile si può spiegare sia con il fatto che la grafia univerbata ha reso opaco il rapporto con costa, sia soprattutto con l’influenza del genere grammaticale di quello che si può considerare l’iperonimo (Stato o Paese). Analogamente, il mutamento di genere grammaticale avviene per i nomi di fiumi terminanti in -a (la Volga è ormai da tempo diventata il Volga; comincia a diffondersi anche il Senna invece del corretto la Senna) e si è verificato anche per un altro Stato dell’America Latina, il Venezuela, che in passato era femminile, come in spagnolo (lett. ‘la piccola Venezia’; cfr., per esempio, Guido Cora, Il territorio contestato tra la Venezuela e la Guiana inglese, Torino, Cosmos 1896), ma che ormai è considerato esclusivamente come maschile, conformemente all’uso (così il DOP, in entrambe le edizioni; una difesa del femminile è stata inutilmente tentata da Giuseppe L. Messina, Parole al vaglio, Roma, Angelo Signorelli 19655, s.v.).

La possibile distinzione di genere grammaticale tra toponimo e squadra di calcio postulata dal signor Visentin non ha ragione di essere, perché le nazionali conservano il genere (e il numero) del Paese che rappresentano: abbiamo così la Francia, l’Argentina, l’Inghilterra (femminili), e il Brasile, il Messico, gli Stati Uniti (maschili). Si può tutt’al più rilevare una crescita dell’uso del maschile (e della forma univerbata) nel linguaggio sportivo, emersa in occasione degli ultimi due campionati mondiali di calcio, a cui la Costa Rica ha partecipato.

Per concludere, può essere utile segnalare i termini che indicano gli abitanti della Costa Rica: come segnala il DOP, sono usati sia costaricano, sia costaricense (il DI li documenta entrambi dalla metà degli anni Cinquanta, ma in Google Libri si trovano anche varie attestazioni ottocentesche); tuttavia oggi ha qualche presenza in rete anche costarichegno (modellato sullo spagnolo costarriqueño), di cui il DI segnala una sola attestazione del 1929 (ma pure in questo caso Google Libri ce ne fornisce qualche altro esempio fino al 1960, e documenta anche costaricheno nel «Bollettino della Società Geografica Italiana» del 1888).

Paolo D’Achille

 

23 gennaio 2018


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