Per non 'aver paura' di usare paventare

Molti utenti ci hanno segnalato un uso improprio del verbo paventare come sinonimo di prevedere, progettare, prospettare, ventilare. Riportiamo la risposta di Raffaella Setti, pubblicata sulla nostra rivista La Crusca per voi n. 42 (aprile 2011).

Risposta

«Antonio Mattioli ci segnala usi a suo avviso impropri del verbo paventare. Gli sembra che soprattutto in ambito giornalistico il verbo venga usato come sinonimo di avere intenzione, avere in animo di (l'esempio riportato, purtroppo senza contesto, dal nostro lettore è "La Regione paventa la realizzazione di un nuovo ospedale").

Il significato primario del verbo paventare è 'aver paura, temere', un significato che il verbo italiano ha ereditato direttamente dal latino pavēre 'aver paura'. In questa accezione il verbo ha più frequentemente costruzione transitiva in frasi del tipo "paventare un disastro" o seguito da frasi introdotte da di o da che come "paventare di non essere scelto" o "paventare che sia tutto inutile". (Non mancano, nella lingua letteraria, esempi di costruzioni intransitive in cui il verbo paventare, con un comportamento analogo al verbo temere, può essere seguito da un complemento indiretto: "Ma 'l cervio par del veltro paventare" Poliziano). Per estensione semantica il verbo ha poi assunto anche il significato di 'sospettare, dubitare' e, in questa accezione, regge solitamente frasi introdotte da che ("paventa che frequenti ambienti pericolosi"). I dizionari poi segnalano come ultima accezione del verbo, notata come popolare e regionale, quella di 'adombrarsi, imbizzarrirsi' detto naturalmente di animali.
Alla luce di questo breve excursus sui possibili significati certi del verbo paventare, veniamo all'esempio riportato dal nostro interlocutore. Purtroppo la frase riportata è stata estrapolata dal contesto in cui era e, così com'è, non appare necessariamente scorretta; infatti potrebbe far riferimento a un qualche "timore" della Regione rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale per motivi che non si possono evincere senza l'intero testo. Certo è che, se invece dal contesto risultasse chiaro che quel paventa ha il valore di 'ha intenzione, ha in animo', allora potremmo senz'altro affermare che la scelta del verbo è stata infelice».

 

Raffaella Setti


Per approfondimento:

 

28 ottobre 2011


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura dell'Accademia

Avviso da Crusca

L'Accademia della Crusca resterà chiusa il 26 aprile 2024.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Italiano e inglese nei corsi universitari: la lettera aperta del Presidente dell'Accademia al Rettore dell’Alma Mater Studiorum e alla Ministra dell’Università

23 feb 2024

Giornata Internazionale della lingua madre: il contributo video del presidente dell'Accademia Paolo D'Achille

21 feb 2024

"Sao ko kelle terre... Piccola storia della lingua italiana": la Compagnia delle Seggiole in scena alla Villa medicea di Castello con uno spettacolo dedicato alla storia dell'italiano

25 gen 2024

Il restauro degli infissi dell'Accademia per il concorso Art Bonus 2024

25 gen 2024

Scomparso l'Accademico Angelo Stella

15 dic 2023

Corso di formazione per insegnanti Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico

15 nov 2023

25 ottobre 2023: il Collegio della Crusca nomina 10 nuovi accademici

27 ott 2023

Aspettando la Piazza delle lingue: quattro incontri all'Accademia della Crusca

05 ott 2023

Vai alla sezione