Nel sito dell’Agenzia delle Entrate, nel Cassetto Fiscale, l’utente navigatore incontra una sezione intitolata “Comunicazioni relative all’Invito alla Compliance”. Sappiamo che l’Agenzia delle Entrate ha un sito molto ben fatto, di grande aiuto ai cittadini. Sappiamo anche che il tecnicismo inglese compliance è molto gradito alla burocrazia, ai burocrati e ai manager pubblici, che ne fanno uso a partire dal significato che i vocabolari italiani registrano come "aderenza alle prescrizioni normative e di autoregolamentazione di imprese, istituti di credito e sim." (GRADIT di De Mauro). Il termine deriva dal verbo to comply, “act in accordance with a wish or command”, e indica qualche cosa che “meets specified standards” (Oxford dictionary of English).
Noi supponiamo che l’Agenzia delle entrate usi il termine per definire gli inviti bonari a controdedurre in via non contenziosa di fronte a infrazioni di cui l’Agenzia stessa sia venuta a conoscenza. Il nesso tra il significato originale inglese e questa pur gentile applicazione non è dunque né lineare né semplice, e abbiamo anzi l’impressione che molti utenti si trovino in difficoltà nell’intendere bene qualche cosa di cui pure è giusto essere grati alla pubblica amministrazione. Se l’intento, lodevole, è venire incontro all’utente per promuovere un rapido disbrigo in via bonaria della pratica, perché bloccare questa via con un termine oscuro? La sezione si potrebbe chiamare più vantaggiosamente in italiano, visto che deve comunicare con utenti italiani, per esempio, “Verifica concordata”.
Ricordiamo che il gruppo Incipit si occupa di esaminare e valutare neologismi e forestierismi ‘incipienti’, scelti tra quelli impiegati nel campo della vita civile e sociale, nella fase in cui si affacciano alla lingua italiana, al fine di proporre eventuali sostituenti italiani. Incipit è costituito da Michele Cortelazzo, Paolo D’Achille, Valeria Della Valle, Jean-Luc Egger, Claudio Giovanardi, Claudio Marazzini, Alessio Petralli, Luca Serianni, Annamaria Testa.
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Collaborazione di Crusca
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Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.