Domani, mercoledì 6 luglio 2022, alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, saranno inaugurate le prime due sale del nuovo Museo Nazionale dell’Italiano (MUNDI), all’interno del complesso di Santa Maria Novella a Firenze.
Il nome vuole segnalare il legame tra le radici latine della nostra lingua e la sua presenza nel mondo globale di oggi. Le linee guida del museo infatti intendono ripercorrere l’origine, l’evoluzione e la vitalità dell’italiano, nonché il rapporto dell’italiano con i dialetti, le minoranze linguistiche e le altre lingue e la diffusione dell’italiano in tutto il mondo.
In mostra alcuni cimeli straordinari: un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia; il “Placito capuano” (eccezionalmente in prestito dall’Abbazia di Montecassino), l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza “ufficiale” redatta in italiano: “Sao ko kelle terre…”; il manoscritto Riccardiano 1035, nel quale Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Commedia. Completano il quadro il manuale culinario di Pellegrino Artusi e la sceneggiatura autografa del film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini.
L’Accademia della Crusca, che fa parte del comitato scientifico e organizzativo, collabora al progetto anche con il prestito di tre opere di prima importanza, provenienti dalla propria Biblioteca e dall’Archivio storico. Due capisaldi editoriali come la prima edizione delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo, pubblicate a Venezia nel 1525, opera che codifica il modello linguistico del fiorentino trecentesco e la “Quarantana” dei Promessi Sposi, edizione definitiva del capolavoro di Manzoni. Ma soprattutto sarà esposto un volume della bella copia del Vocabolario degli Accademici della Crusca, manoscritto autografo di Bastiano De’ Rossi (l’accademico Segretario), da lui portato a Venezia per la stampa della prima edizione del Vocabolario (1612). Altro vero monumento della nostra lingua, mai uscito prima dall’archivio dell’Accademia.
Il progetto – finanziato dal Ministero della Cultura su impulso del ministro Franceschini – è promosso dal Comune di Firenze, dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia dei Lincei, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dall’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e dalla Società Dante Alighieri. Il Comitato scientifico è composto da Luca Serianni (coordinatore), Giuseppe Antonelli, Francesco Bruni, Michele Cortelazzo, Paolo D’Achille, Nicoletta Maraschio (che rappresentano la Crusca), Marco Mancini e Lucilla Pizzoli.
Da giovedì le prime due sale del MUNDI saranno aperte al pubblico, dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 17 (restano chiuse lunedì e martedì). L’ingresso è in Piazza della Stazione 6 (a Firenze, naturalmente).
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