Giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 novembre 2023 torna a Firenze La Piazza delle Lingue, manifestazione dell’Accademia della Crusca dedicata alla lingua italiana che, dopo la pausa imposta dalla pandemia, giunge quest’anno alla sua tredicesima edizione ed è intitolata: L’italiano, la Chiesa, le Chiese.
La Piazza delle Lingue 2023, ideata da Rita Librandi (Vicepresidente dell’Accademia della Crusca), ha ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i patrocini della Regione Toscana e del Comune di Firenze; è organizzata dall’Accademia della Crusca in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, che ne ospita la sessione d’apertura, con il sostegno di Unicoop Firenze e dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca.
Il via giovedì 9 novembre alle 14.30 presso l’Antica Canonica di San Giovanni (piazza San Giovanni 7) con Giuseppe Betori (Cardinale Arcivescovo di Firenze), Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana), Alessia Bettini (Vicesindaca e Assessora alla Cultura del Comune di Firenze), Pietro Sebastiani (già Ambasciatore presso la Santa Sede), Paolo D’Achille (Presidente dell’Accademia della Crusca) e Timothy Verdon (Direttore del Museo dell’Opera del Duomo).
I lavori del Convegno proseguono poi nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 presso la Villa medicea di Castello (via di Castello 46), sede dell’Accademia, per concludersi sabato 11 novembre alle ore 11 con la relazione del Cardinale Gianfranco Ravasi Lingua del dialogo tra le diverse fedi.
La partecipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili. Il programma completo all’indirizzo: https://accademiadellacrusca.it/it/eventi/piazza-delle-lingue-2023-eml-italiano-la-chiesa-le-chieseem/35332
Viene spesso e da più parti sottolineato il ruolo essenziale svolto dalla Chiesa cattolica nell’affermazione dell’italiano all’interno e all’esterno dei confini della penisola. Negli ultimi decenni, in particolare, non è difficile osservare come la Chiesa sia diventa il più potente strumento di diffusione internazionale della nostra lingua nel mondo. A partire da questi dati di fatto, l’Accademia della Crusca vuole avviare una riflessione sul rapporto tra religione e lingua italiana, così come si è sviluppato dai più antichi documenti medievali, spesso legati proprio alla Chiesa e all’uso religioso, fino a oggi. Dal Cantico di Francesco d’Assisi fino a poeti del Novecento come Rebora, Luzi e David Maria Turoldo.
Destinatarie privilegiate dei testi religiosi sono state spesso le donne, che vi hanno trovato, in tempi in cui non era per loro facile l’accesso al sapere, uno stimolo alla lettura e alla produzione scritta: si pensi alle lettere dettate da Caterina da Siena e ai testi vergati di propria mano da tante altre mistiche. Inoltre la necessità di comunicare con i fedeli e la cura della loro istruzione religiosa hanno reso necessario utilizzare con il popolo una lingua che altrimenti sarebbe stata privilegio di pochi.
La Chiesa è stata al centro di tutti i più grandi eventi della cultura occidentale e oggi il rapporto tra lingua e religione può essere assunto anche come simbolo del dialogo fra fedi diverse, tema che oggi è quanto mai centrale e urgente, e fa parte delle migliori ambizioni di chi auspica un destino migliore, di pace e concordia per l’umanità.
Il convegno in linea con la tradizione delle Piazza delle Lingue dell’Accademia della Crusca, intende coniugare quindi l’analisi di documenti e testi storici, anche antichi, con una visione attuale della società, in cui la lezione della storia sia capace di raggiungere un pubblico ampio. Ogni tema affrontato verrà trattato, di volta in volta, da due relatori, in modo da di favorire il confronto tra diversi punti di osservazione.
La Piazza delle Lingue rappresenta per l’Accademia della Crusca il più significativo momento di apertura, di incontro e di comunicazione diretta con il pubblico ampio. Questo anche il senso del contributo di Unicoop Firenze alle attività scientifiche e divulgative dell’Accademia della Crusca, che si rinnova ormai dal 2016 e ha visto la partecipazione di centinaia di soci Coop alle tante iniziative già realizzate. L’impegno di Unicoop Firenze, infatti, intende promuovere un’idea di cultura come bene comune della nostra società, bene complesso ma da rendere accessibile a tutti.
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Ufficio Stampa Accademia della Crusca
Paolo Belardinelli
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