Quattro nuove pale all'Accademia della Crusca. L'iconografia accademica fra tradizione e rinnovamento

Venerdì 24 gennaio si terrà la prima tornata accademica del 2020. La giornata si articola in due parti: la prima sarà dedicata all’iconografia accademica, la seconda alle interviste dialettologiche dei prigionieri italiani della Grande Guerra.
Alle ore 12 i lavori prenderanno il via con la presentazione del lavoro di ricognizione e restauro attualmente in corso sulle 154 pale antiche, la collezione di emblemi accademici dipinti tra la fine del Cinquecento e il Settecento, principale patrimonio storico artistico dell’Accademia della Crusca. Interverranno Lia Brunori (Funzionaria Storica dell’Arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato) e Chiara Mignani (Restauratrice).
Alle ore 14 seguirà la presentazione delle nuove pale di quattro accademici, alla presenza dei pittori. Dagli anni Ottanta del Novecento infatti gli accademici della Crusca hanno ripreso a far dipingere la loro impresa accademica, rinnovando così in chiave moderna l’antica tradizione. Saranno presentate al pubblico le pale degli accademici: Abscondito (Angelo Stella), Ariosa (Silvia Morgana), Boreale (Claudio Marazzini) e Integrale (Paolo D’Achille).
Infine alle ore 15 sarà presentato il progetto Voci di soldati della Grande Guerra. Le registrazioni dialettologiche di Karl (von) Ettmayer tra i prigionieri italiani della prima guerra mondiale. Intervengono: Serenella Baggio, Pier Marco Bertinetto, Antonella Dettori e Silvia Calamai.

       

Abscondito (Angelo Stella) e Ariosa (Silvia Morgana)

      

Boreale (Claudio Marazzini) e Integrale (Paolo D'Achille)

Fotografie e descrizione delle pale all’indirizzo:
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