Ambito d'uso: medicina
Ambito d'origine: medicina
Rilancio
Categoria grammaticale:
loc. m.
Riferito a malattie virali, collegamento con persone risultate infette o con aree in cui hanno circolato persone infette, da cui può aver preso avvio una catena di contagio.
La locuzione si compone del sostantivo inglese link ‘collegamento’ (letteralmente ‘anello, catena’) e l’aggettivo epidemiologico, ‘relativo all’epidemiologia’; epidemiologia è composto da due formanti di origine greca, épidemia (‘sopra al popolo’, ‘che investe il popolo’) e -logia (‘scienza’) e individua la scienza medica che studia, a fini soprattutto preventivi, l’entità e le vie della diffusione delle malattie, in special modo di quelle che si diffondono rapidamente per contagio diretto o indiretto, fino a colpire un gran numero di persone.
2009
Altri 9 casi sono stati definiti PROBABILI in quanto compatibili clinicamente ma privi di un link epidemiologico diretto con un caso confermato e per i quali non è stato dato il consenso per il prelievo ematico. (Settimo bollettino epidemiologico delle malattie infettive anni 2005-2008, Azienda sanitaria locale BI, Biella marzo 2009)
Periodo di affermazione:
2020
Nessuna
Diffusione al: 9 aprile 2021
Google (pagine in italiano): 13.800 r. (risultato compromesso da notevole rumore; più attendibili ricerche mirate a periodi ben definiti: 105 r. dal 1990 alla fine del 2019; 1.680 r. in tutto il 2020; 1.280 dal 1/1/2021 al 9/4/2021).
“Corriere della Sera”: 3 r. (tutte nel 2020)
“la Repubblica”: 30 r. (2009: 1; 2011:1; 2020: 25; 2021: 3)
“La Stampa”: 11 r (2011: 1; 2017: 1; 2020: 9)
La locuzione, già presente in italiano in ambito sanitario almeno dal 2009, ha avuto un rilancio a cominciare dal maggio del 2020 con l’inizio della cosiddetta fase 2 della pandemia da Sars-CoV-2 (Covid-19). Si rintracciano attestazioni molto precedenti (almeno dal 1901) per la corrispondente locuzione inglese epidemiological link, mentre in italiano era già utilizzata nelle schede anamnestiche per il tracciamento dei possibili contagi di altre malattie virali (morbillo, tubercolosi, sindrome emolitico uremica). Il primo rilancio rintracciato è del gennaio 2020, nella denominazione della sezione link epidemiologico della Scheda per la notifica di casi da virus respiratori, Stagione 2019-2020, allegato 3 della Circolare del Ministero della Salute del 22/1/2020 (in cui invece si parla di legame epidemiologico), mentre non compare nelle prime descrizioni e istruzioni dell’app Immuni, resa disponibile ai primi di giugno 2020, in cui ricorrono le espressioni tracciamento dei contagi/dei contagiati/dei contatti o di contatti con soggetti successivamente risultati positivi al tampone. Vista la scarsa efficacia dell’app (che non è stata scaricata e usata in massa, come era nelle aspettative), nell’estate 2020, anche grazie all’abbassamento notevole dei contagi, è diventato sistematico il sistema di tracciamento basato sulla ricostruzione dei contatti avuti da parte delle persone risultate positive ai tamponi, resa possibile dal lavoro di una specifica figura professionale, il contact tracer. Per denominare questo tipo di contatti hanno cominciato a circolare le espressioni link epidemiologico e link familiare (ridotto talvolta al semplice link, in contesti non equivocabili). Le ricognizioni in rete e negli archivi digitali dei principali quotidiani confermano il rilancio e la diffusione della locuzione nel corso del 2020, con numeri comunque contenuti e una tenuta nei primi mesi del 2021.
25 maggio 2021
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