Ultimo arciconsolo (marzo 1914-dicembre 1915) e primo presidente (1916-23 marzo 1923). Vicesegretario dal novembre 1868 al novembre 1869; Membro della commissione di riforma dell'Accademia nel 1908, divenuto arciconsolo, ne promuove il riordinamento in sei settori di studio, di cui due sotto la sua guida: il 2° per la tavola dei citati e il 4° per i vocabolari dialettali. Confermato accademico residente, di nomina della Facoltà di lettere e filosofia di Firenze, all'atto della riforma Gentile del 1923, si dimette nel gennaio 1924, a causa del decreto che interrompeva la secolare attività lessicografica della Crusca. Accademico compilatore fin dall'elezione, deputato alla tavola dei citati e agli spogli, che compie numerosi ad iniziare dal 1870.
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