Premio Giovanni Nencioni - XIII edizione

Mercoledì 18 settembre tre importanti appuntamenti all’Accademia della Crusca 
Paolo Canavese e Alice Martignoni ritirano il Premio Giovanni Nencioni
Presentazione della pala dell’Accademico Rosario Coluccia Il Librato
Franco Ricordi legge Dante come personaggio teatrale 

Mercoledì 18 settembre 2024 alle 16 si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero”. Il premio, giunto quest’anno alla XIII edizione, consiste in un assegno di 2.000 euro, finanziato dall’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, e in un soggiorno studio di un mese presso l’Accademia. Giovanni Nencioni (1911 - 2008), laureato in legge con Piero Calamandrei, è stato uno dei maggiori storici della lingua italiana, presidente dell’Accademia della Crusca dal 1972 al 2000.

Sono risultati vincitori ex aequo dell’edizione 2024 Paolo Canavese per la tesi Atti normativi elvetici nella terza lingua ufficiale: chiarezza de jure o de facto?; discussa presso l’Università di Ginevra e Alice Martignoni per la tesi: Un cas de plurilinguisme en Provence au début de l’époque moderne. Étude, analyse linguistique et édition critique du Laudario de Brignoles et de quelques textes dévotionnels occitans dans le ms. 913 de la Mediatèca occitana, CIRDOC-Béziers; tesi discussa presso l’Università di Toronto e l’École Pratique des Hautes Études di Parigi.

Paolo Canavese ha allestito un corpus originale (LEX.CH.IT), che contiene tutte le leggi federali svizzere dal 1974 a oggi. Su tale organico corpus l’autore ha condotto una serie di efficaci analisi che sottolineano l’autonomia dell’italiano istituzionale svizzero quale lingua ufficiale e la sua capacità di fungere da modello di chiarezza linguistica anche per altri contesti istituzionali. La tesi di dottorato di Alice Martignoni studia un caso particolarmente complesso di plurilinguismo, documentato da un inedito manoscritto di Béziers (databile tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo), che contiene preghiere in occitano e una trentina di laude in italiano (“laudario di Brignoles”), confezionato da un copista di probabile origine ligure ma attivo in Provenza.

Consegneranno il premio il Presidente dell’Accademia della Crusca Paolo D’Achille, il Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca Giuseppe Rogantini Picco e l’Accademico Pietro Trifone, membro della Commissione giudicatrice.

Alle 16.30 sarà presentata al pubblico la pala dell’Accademico Rosario Coluccia (Il Librato), opera di Fulvio Tornese che diventa così la sedicesima pala della collezione moderna. Fulvio Tornese, laureato in Architettura a Firenze, dal 1984 ha esposto in numerose mostre personali in Italia e all’Estero. Tra queste: Kuwait City (2007), Barcellona (2009), Pechino (2011), Roma (2013), Milano (2015), Rio de Janeiro (2015), Parigi (2019). Nel 2022 l’Amministrazione Comunale di Lecce gli ha dedicato la personale “Cacciatori di Orizzonti”. È attualmente in stampa un’edizione del Piccolo Principe con sue illustrazioni. Vive e lavora a Lecce.

Alle 17 concluderà la giornata Franco Ricordi, con la lettura dantesca Dante come personaggio teatrale. Franco Ricordi, nato a Milano nel 1958, ha debuttato nel 1978, con Luca Ronconi. Ha lavorato con Paolo Stoppa, Gabriele Lavia, Eduardo de Filippo. Laureatosi in filosofia nel 1983, ha poi iniziato la carriera registica. Nel suo lavoro si è dedicato a Shakespeare, alla drammaturgia antica e al teatro tedesco dell'età romantica. Tra il 2019 e il 2021 ha pubblicato una trilogia dedicata alla “Filosofia della Commedia di Dante”.

Sarà possibile assistere all’incontro anche dal canale YouTube dell’Accademia: youtube.com/@AccademiaCrusca1583


Il Librato (Rosario Coluccia)
la pala

 

Il contadino scarica con fatica sacchi di grano. Il cumulo di sacchi disposti per terra consente di superare le fratture originarie del banco di roccia, il muro di tufo giallo ricorda i terrazzamenti di piccoli orti familiari. Più oltre, un braccio di mare che sembra un piccolo lago e le mitiche montagne dell’Albania, che la Fata Morgana nei giorni limpidi ti fa quasi toccare, richiamano la terra salentina.

Fatica e leggerezza nello stesso tempo, presenti anche sul cavalletto durante la confezione della pala, a raccontare una storia di opposti: impegno quotidiano e leggerezza necessari per voler vivere la vita.

Fulvio Tornese
l’autore

Laureato in Architettura a Firenze, dal 1984 espone in mostre personali in Italia e all’Estero. Tra queste, in Kuwait nel 2007 organizzata dall’Ambasciata d’Italia; a Barcellona nel 2009, curata da Marcela Jardon; a Pechino nel 2011 al Today Art Museum; a Roma nel 2013 nei locali della Banca d’Italia, curata da Riccardo Tartaglia; a Milano nel 2015, alla “Casa Museo Spazio Tadini”, curata da Melina Scalise (Premio Arte nell’ambito di “EXPO Milano Food”); a Rio de Janeiro nel 2015, curata da Tartaglia Arte con l’Istituto Italiano di Cultura di Rio; nel 2019 presso l’Espace7 Gallery di Parigi, con la cura di Chantal Lora direttrice di Monteoliveto Gallery.

Nel 2022 presso il MUST l’Amministrazione Comunale di Lecce gli dedica la personale “Cacciatori di Orizzonti”. Nello stesso anno alcune sue opere sono utilizzate dalla Casa di Produzione “Groenlandia Group” come scenografie cinematografiche. Nel 2023 L’Università del Salento acquisisce una sua monumentale opera per la sede del Rettorato (ex Convento del Carmine). Nel 2024 con  Voyager si aggiudica il primo premio al “Salamander International Art Prize” organizzato dalla Fondazione Valenzi di Napoli.  Per la Icaro Libri è in stampa una nuova edizione del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry con sue illustrazioni.

Dal 2013 è “Artista Residente” di Monteoliveto Gallery di Nizza, con la quale ha esposto in Saloni e Fiere Internazionali di Arte Contemporanea di Francia e d’Europa: a Strasburgo, Nizza, Lussemburgo, Parigi, Lione, Bordeaux, Mulhouse, Aix en Provence, Principato di Monaco, San Sebastian, Amsterdam, Stoccolma, Gand, Losanna e Londra.  Vive e lavora a Lecce.



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