Nell’articolo che proponiamo, Salvatore Claudio Sgroi si sofferma sul presunto neologismo nostalgioso utilizzato dal Papa nella sua omelia dell’Epifania. Quella che in italiano appare come nuova coniazione viene ricondotta dall’autore a un effetto tipico delle interferenze tra lingue diverse, ma sorelle nelle origini, come sono l’italiano e lo spagnolo (lingua madre di Papa Bergoglio).
Salvatore Claudio Sgroi, ordinario di linguistica generale all’Università di Catania, è autore di molti saggi e studi e fa parte della direzione del "Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani". Nel suo ultimo volume Il Linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali (Città del Vaticano, LEV, 2016) analizza l’italiano di Bergoglio nel rapporto tra regole e impatto comunicativo.
«'I Re Magi erano "nostalgiosi" di Dio': il Papa conia un nuovo neologismo» è il titolo di un intervento on line della giornalista Franca Giansoldati. Nell'omelia per la festa dell'Epifania Papa Francesco si è infatti così espresso: "il credente nostalgioso spinto dalla sua fede va in cerca di Dio come i magi nei luoghi più reconditi della storia perché sa in cor suo che là l'aspetta il Signore".
Un'occasione ghiotta anche per "Il Messaggero.it" e il "Corriere TV Roma" per sottolineare che il Papa "conia il termine nostalgioso", ovvero che "dopo petaloso arriva il nuovo termine".
Il rapporto così tra la nozione di "coniazione", "neologismo" e petaloso suggerito per il termine di Bergoglio nostalgioso è invero fuorviante. Si suggerisce infatti che dopo il, anzi, a seguito del neologismo-conio petal-oso da parte del bambino italiano, che ha chiesto un parere all’Accademia della Crusca, con grande eco mediatica, anche il Papa avrebbe formato da nostalgia l'aggettivo de-nominale nostalgi-oso. Il tutto secondo una regola di derivazione assai vitale in italiano, ricco al riguardo di un migliaio di derivati in -oso (es. ann-oso, fam-oso, fascin-oso ecc.) con le varianti -uoso (es. talent-uoso, affett-uoso, frutt-uoso) e -ioso (bil-ioso, grand-ioso, licenz-ioso).
In realtà, però l'agg. nostalgi-oso esiste (prima che in italiano) già in spagnolo. Con il significato di 'nostalgico', anzi come sua variante. La conferma non viene dalla consultazione dei dizionari bilingui spagnolo-italiano (Zanichelli, Hoepli, Garzanti). E neanche dai monolingui spagnoli a partire dallo stesso Diccionario de la Real Academia Española (2014), o dal Gran Diccionario de uso del Español actual (2001) o dalla Moliner (1966-67). La conferma ci viene invece dal Diccionario del español actual di Seco-Andrés-Ramos (2011), che documenta l'aggettivo come "raro" e come variante di nostálgico, con due ess. del 1956: "nostalgiosa seguridad" di Zunzunegui; e in Abc 12.5.93: "alma nostalgiosa".
Il ricorso a Internet consente di identificare altri due ess.: (i) del 1957 "Será, tal vez, que lo nostalgioso no nos resulta constructivo" (in Dinámica social) e (ii) del 2005 "un folklore tradicional, telurista, descriptivo y nostalgioso" (in Studi latinoamericani).
Ma già nel 1938 il termine appare in Ecuador sdoganato da Justino Cornejo Fuera del diccionario: "El Diccionario no trae sino nostálgico-a [...]. Mas, existe, autorizado por el uso, estotro adjetivo, homólogo del anterior: nostalgioso-a". In Cile lo documenta Charles Emil Kany 1962 (Semántica hispanoamericana): "nostalgioso (Chile) 'nostálgico', como me 'parecía nostalgioso del mar' (Azocar)".
La documentazione più ampia è quella del Corpus del Español del Siglo XXI, che fornisce ben 9 ess. tra il 2003 e il 2009. Di cui 6 in Argentina ("Nostalgioso. Hablaba de fútbol"; "Ahora quedamos nostalgiosas"; "TV nostalgiosa"; "pizzas nostalgiosas"; "un peludo nostalgioso de aquellos años"; "un fino repertorio, muy nostalgioso"); 1 in Bolivia ("hacer empanadas nostalgiosas y tristes") e 2 in Colombia ("ya estoy nostalgiosa") con il significativo commento metalinguistico: "De esa escena me queda el adjetivo nostalgiosa, en lugar de nostálgica. No será castizopero suena lindo".
Morale della favola. L'agg. nostalgioso adoperato dal Papa è sì un "neologismo" in italiano, ma non in quanto "conio" o sua "neoformazione", ma in quanto prestito o dono dello spagnolo d'America in seguito a transfert. Un transfert strutturalmente compatibile in italiano, che condivide con lo spagnolo la formazione di suffissati in -oso (cfr. preci-oso, malici-oso, peligr-oso, dud-oso, afect-uoso, ecc.). Si potrebbe anche dire che in italiano, prima dell'uso del Papa, nostalgi-oso esisteva potenzialmente, nel sistema, in virtù della regola di derivazione condivisa con lo spagnolo, ma è grazie all'uso di papa Francesco, che si è realizzato in italiano, diventando quindi, come direbbe Eugenio Coseriu, "norma" e con un avvenire assai promettente dinanzi a sé grazie al prestigio del Sommo Locutore.
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