Il volgarizzamento dei Morali di S. Gregorio (Inc. 25-26) compare come testo spogliato da una non meglio identificata stampa nelle prime tre impressioni e solo nella quarta, che prende però a riferimento un’edizione romana del 17141, si chiarifica che probabilmente i predecessori si erano serviti dell’edizione fiorentina del 1486, presente in biblioteca2. Inoltre, dato che su entrambi i volumi sono apposte indicazioni su come interpretare lo spoglio del Nesti, l’opera fu certamente utilizzata per la quinta impressione. Infatti, se negli Indici del 18523, che si arrestano a Ovidio, i Morali non sono menzionati4, essi fanno invece la loro apparizione nella Tavola, in cui si rimanda sia al nostro incunabolo sia ad una edizione veronese del 1852 . A ulteriore conferma, sul recto della pagina di guardia iniziale di quest’ultima, troviamo manoscritto a inchiostro: «si cita a preferenza l’ed. Firenze, 1486, in 2 vol.»5.
Note:
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
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