Per il volgarizzamento del De viris illustribus del Petrarca, sin dalla prima impressione è usato un testo a penna. Nella quinta impressione la Tavola fa riferimento all’edizione di Polliano del 1476, di Donato degli Albanzani, e a quella fiorentina del 1478, di anonimo; ma benché i due testi siano presenti in biblioteca (rispettivamente Inc. 17 e Inc. 10), essi non sono stati utilizzati per lo spoglio e devono essere pertanto entrati in possesso dell’accademia in un momento successivo1. Per quanto riguarda il volgarizzamento di Donato degli Albanzani, nella Tavola si specifica che lo spoglio è avvenuto «sull’esemplare Magliabechiano cartolato a penna»2, tuttora conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Per l’edizione fiorentina, il ricorso ad un esemplare esterno è testimoniato da una nota manoscritta sulla prima pagina di guardia dell’esemplare della Crusca dell’edizione di Polliano, che avverte: «Lo spoglio Tassi è a pagine (Tassi 98 qui 497). Ed. citata è quella di Firenze 1478, e che trovasi in Riccardiana sotto il m. 470, ma a preferenza si cita l’Ed. Razzolini, Bologna 1879»3.
E ancora: sul piatto interno della coperta dell’edizione Razzolini, presente in biblioteca, si legge la dicitura manoscritta a inchiostro «Edizione, Polliano, 1476 Magliabechiana C.1.25», che rimanda nuovamente all’esemplare esterno, del quale si indica addirittura la collocazione, mantenuta tutt’oggi. A conferma dell’assenza del testo in biblioteca, un foglio manoscritto incollato sotto la nota riporta, per ciò che riguarda i capitoli, la corrispondenza fra le carte dell’incunabolo di Polliano e l’edizione bolognese, evidentemente usata “internamente” al posto del testo allora mancante.
Note:
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
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