ingegnere sociale

Ambito d'uso: informatica, rete

Ambito d'origine: informatica

Rilancio

Categoria grammaticale:

locuz. sost. m.

Definizione

Nell’ambito della sicurezza informatica, chi tenta di indurre con l’inganno un utente a fornire informazioni segrete o personali e le usa per scopi dannosi.

Etimologia

Calco dall’inglese social engineer.

Prima attestazione

2003
"ingegneria sociale significa l’uso del proprio ascendente e delle capacità di persuasione per ingannare gli altri, convincendoli che l’ingegnere sociale sia quello che non è oppure manovrandoli. Di conseguenza l’ingegnere sociale può usare la gente per strapparle informazioni con o senza l’ausilio di strumenti tecnologici" (Kevin Mitnick, L’arte dell’inganno, trad. it. a cura di Giancarlo Carlotti, Milano, Feltrinelli, 2003, p. 9)

Periodo di affermazione:

2020 (rilancio)

Presenza sui dizionari

Nessuna

Diffusione al: 24 giugno 2024

(I dati si riferiscono alla locuzione in tutti i suoi significati; sono inoltre comprensivi sia delle forme al singolare sia di quelle al plurale)

Google: 8.610 risultati.
Google libri: 3.120 risultati.
Archivio “Corriere della Sera:” 22 risultati; p. a. 2011 (accezione informatica).
Archivio “la Repubblica”: 18 risultati; p. a. 2016 (accez. inf.).
Archivio “La Stampa” (fino al 2006): 23 risultati (solo accezione politico-sociologica).


Note

La locuzione ingegnere sociale designa chi pratica l’ingegneria sociale e, cioè, chi usando tecniche ingannevoli e manipolatorie sfrutta la vulnerabilità delle persone, specialmente degli utenti della rete, per carpire loro informazioni segrete e dati personali. Il termine, non registrato nei dizionari d’italiano, compare nell’accezione informatica a partire dal 2003, usato nella traduzione italiana del libro che Kevin Mitnik, uno dei più famosi hacker statunitensi, ha dedicato all’argomento (per una diversa accezione di ambito sociologico-politico, cfr. la scheda su ingegneria sociale).

Esempi d'uso

  • “Lavoro con un team composto dai migliori hacker del pianeta”, afferma spavaldamente McAfee. “Partecipano alla Defcon di Las Vegas (una delle conferenze hacker più importanti del mondo ndr) e sono delle leggende nelle loro comunità locali, come HackMiami. Sono tutti dei prodigi con talenti che sfidano l’umana comprensione. Per circa il 75% si tratta di ingegneri sociali. Il resto, programmatori incalliti. (Rosita Rijtano, McAfee: “Decripterò l’iPhone di San Bernardino gratis. Così Apple non dovrà inserire una backdoor”, “la Repubblica”, 18/2/2016)
  • L’attività di un ingegnere sociale fonda le proprie basi essenzialmente sull’inganno. Indurre la vittima designata a intraprendere azioni inconsuete a proprio beneficio (per ottenere informazioni riservate e sensibili), magari sfruttando ed enfatizzando l’uso dell’autorità, dell’urgenza e della pressione psicologica, sono solo alcuni tra gli escamotages adottati. (Salvatore Lombardo, Il professionista dell’inganno: l’ingegnere sociale, “ICT Security Magazine”, 11/11/2019)
  • Il social hacking sfrutta la vulnerabilità del fattore umano: un utente inesperto può essere la vittima perfetta di un ingegnere sociale, che studia il comportamento individuale per acquisire informazioni utili ad avere accesso a dati sensibili. L’anello debole della catena è sempre l’uomo, che rende vano ogni tentativo di miglioramento e/o protezione dell’asset aziendale. (Ottavia Gruppillo, Social hacking: ecco come difendersi dall’ingegneria sociale, agendadigitale.eu, 1/4/2022)

Lucia Francalanci

Approfondimenti e link

16 settembre 2024