neurodiverso

Ambito d'uso: nuovi media, psicologia, sociologia, pedagogia

Ambito d'origine: pedagogia, psicologia

Categoria grammaticale:

agg., sost.

Definizione

Detto di ogni persona in quanto dotata di una struttura neurologica propria

Etimologia

Formato dal confisso d’origine greca neuro- e dall’aggettivo diverso, probabile calco dall’inglese neurodiverse

Prima attestazione

2010
«Troppo spesso dimentichiamo che, "neurodiversi" e non, possiamo trovare la via giusta solo ascoltando la nostra intuizione, che ci guiderà in modo sicuro, e farà sì che la necessità del lavoro non sia pagata a caro prezzo.» (Laura Imbimbo, Aiutiamolo oggi, in Enrico Valtellina (a cura di), Sindrome di Asperger, HFA e formazione superiore. Esperienze e indicazioni per la scuola secondaria di secondo grado e l’Università, Trento, Erickson, 2010, pp. 29-36, a p. 35)

Presenza sui dizionari

Nessuna (ultima consultazione 17 ottobre 2022)

Diffusione al: 20 giugno 2022

(risultati cumulativi per tutte le forme dell’agg.)
Google: 20.150 r.
“Corriere della Sera”: 4 r. (2018: 2 r.; 2021: 1 r.; 2022: 1 r.)
“la Repubblica”: 25 (2010: 1 r.; 2011: 1 r.; 2012: 2 r.; 2013: 2 r.; 2016: 1 r.; 2017: 4 r.; 2018: 3 r.; 2019: 4 r.; 2020: 3 r.; 2021: 4 r.)

Note

L’aggettivo neurodiverso, attestato per la prima volta in italiano nel 2010, è con molta probabilità un calco dall’inglese neurodiverse, presente già a partire dal 2002. In italiano viene usato in modo improprio come sinonimo di neurodivergente e di neuroatipico, ma alcuni attivisti italiani e americani sottolineano la differenza: neurodiverso indica ogni persona in quanto dotata di una struttura neurologica diversa da qualunque altra.

Nonostante il termine non sia ancora registrato dalla lessicografia (è presente, invece, neurodiversità) e la sua diffusione nella stampa sia piuttosto modesta, sulle pagine in italiano di Google il numero delle sue occorrenze è superiore rispetto a quello di altre parole legate al tema, compresa neurodivergenza, grazie soprattutto all’utilizzo dei nuovi media da parte degli attivisti e dei divulgatori (ma spesso con significato simile a neurodivergente).

Esempi d'uso

  • L’obiettivo delle osservazioni e delle ricerche è […] quello di fornire strumenti educativi migliori per correggere l’inadeguatezza della società nei confronti della neurodiversità e fornire alle persone neurodiverse strumenti funzionali per l'efficacia della comunicazione. (Luisa Di Biagio, Una vita da regina... dei cani.: Memorie e riflessioni di una persona Asperger, Trento, Erickson, 2011, p. 58)
  • Anche le persone ‘a sviluppo tipico’ devono cercare di compiere degli sforzi per ‘mettersi nei panni’ delle persone neurodiverse, non solo il contrario. (Agnese Ananasso, Giornata dell’autismo, il decalogo per capire i più piccoli, repubblica.it, 2/4/2021)
  • Quindi non sono solo i neurotipici a spiegare le cose in modo più semplice che in realtà sarebbe in modo diverso ai neurodiversi, ma saranno anche i neurodiversi a far capire il vero significato di qualsiasi cosa, semplice o più complicata ai neurotipici (Tweet di @Adamari22871742 del 21/7/2022)
Kevin De Vecchis

Approfondimenti e link

19 ottobre 2022