Ambito d'uso: nuovi media, psicologia, sociologia, pedagogia
Ambito d'origine: pedagogia, psicologia
Categoria grammaticale:
sost. f.
Differenza nel funzionamento neurologico rispetto a ciò che è considerato tipico o normale.
Formato dal confisso d’origine greca neuro- e dal sostantivo divergenza, probabile calco dall’inglese neurodivergence.
2016
"Tatto questo sconosciuto quando ci si relaziona con persone che hanno a che fare con qualche tipo di neurodivergenza." (Tweet di @inmiscuirse del 18/08/2016)
Nessuna (ultima consultazione 17 ottobre 2022)
Diffusione al: 20 giugno 2022
(risultati cumulativi per le forme sing. e pl.)
Google: 5.490 r.
“Corriere della Sera”: 2 r. (2021: 1 r.; 2022: 1 r.)
“la Repubblica”: 2 (202: 1 r.; 2022: 1 r.)
Il sostantivo neurodivergenza è attestato in italiano nel 2016, qualche anno più tardi rispetto all’aggettivo neurodivergente, ma soltanto un anno dopo la prima attestazione in lingua inglese di neurodivergence riportata dall’OED.
Le attestazioni del termine sono ancora piuttosto scarse, sia su Google che sulla stampa, ma la recente diffusione dell’intera famiglia di parole legata all’ambito della neurodiversità (di cui fanno parte per es. neurotipico e neurotipicità, neuroatipico e neuroatipicità) lascia spazio a possibili crescite. Ad oggi il termine neurodivergenza non è registrato da nessun repertorio lessicografico italiano, ma, analogamente all’aggettivo neurodivergente [rinvio alla scheda], ha allargato i suoi àmbiti d’uso: dagli studi psicologici e pedagogici a quelli sociologici e all’attivismo condotto soprattutto sui nuovi media.
19 ottobre 2022
Evento di Crusca
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Evento esterno
Per concomitanza con le Feste, la visita all'Accademia della Crusca dell'ultima domenica del mese di dicembre è stata spostata al 12 gennaio 2025 (ore 11).