Nonostante la minaccia di pioggia, il secondo incontro dell’Accademia della Crusca nella sede Unicoop di piazza Bartali si è svolto con notevole successo. Lingua e ambiente. L’italiano aiuta anche a proteggere il pianeta è stato il tema portato dal professor Marco Biffi, responsabile del sito web della Crusca, all’attenzione del pubblico presente in piazza, che si è dimostrato molto sensibile e interessato all’argomento. Assente purtroppo Antonio Disi, ricercatore di ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che avrebbe dovuto affiancare Biffi e grazie al quale nel 2017 l’Accademia ha inaugurato l’iniziativa "L’energia parla italiano". La collaborazione tra Crusca ed ENEA ha portato alla realizzazione di una lista di dieci termini, perlopiù traducenti italiani di parole inglesi, usati nel campo dello sviluppo e del risparmio energetico: impronta di carbonio (carbon footprint), casa intelligente (smart home), etichetta energetica, economia circolare, mobilità sostenibile (sharing mobility), efficienza energetica, eco bonus, LED, emissione zero, lavoro verde (green job). L’importanza di comunicare anche in questo campo in modo trasparente è stato il messaggio cardine dell’intervento di Biffi; il professore ha mostrato le principali motivazioni per cui il linguaggio attraverso cui si parla di energia e risparmio energetico debba essere pensato e calibrato affinché risulti chiaro e comprensibile al vasto e variegatissimo insieme dei destinatari di tale comunicazione (basti pensare al dislivello di istruzione in Italia che è emerso dagli ultimi dati ufficiali Istat del 2011). Intensi e partecipati i toni del dibattito scaturito alla fine dell’intervento in cui la discussione si è aperta anche ad altri temi linguistici e che ha coinvolto gli adulti presenti ma ha catturato l’interesse anche di giovani e giovanissimi di passaggio nella piazza.
a cura di Luisa di Valvasone
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° maggio 2022 per accedere alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane però fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo che dal 1° maggio, a norma del D.L. 24 marzo 2022 n. 24 e dell'Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, per accedere ai locali dell'Accademia, all'Archivio e alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere all'Archivio dell'Accademia non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere alla Biblioteca non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.