Italiano in autostrada

Ottobre 2019

Vittorio Coletti

Chi viaggia in autostrada è continuamente informato o avvisato da messaggi sui grandi display telematici. Uno dei più frequenti, da ultimo, è quello che ammonisce (si suppone che il senso sia un monito, un avvertimento) che è in corso un controllo. In genere si vede scritto: “Controllo elusione (pagamento) pedaggio” o anche “Controllo mancato (pagamento) pedaggio” o anche “Accertamenti mancato pedaggio”. Evidentemente i comunicatori dei concessionari delle autostrade non sanno che non si controlla l’assenza di qualcosa, ma la sua presenza. Il controllo accerta l’osservanza di norme; la sanzione della loro inosservanza ne è la conseguenza. Il controllore verifica il possesso del biglietto e punisce la sua mancanza, non il contrario! A rigore, il “controllo o accertamento (del) mancato (pagamento del) pedaggio” dovrebbe significare che si verifica se davvero non lo si è pagato e comportare che si sanziona chi lo ha fatto! Se si vuole parlare della mancanza o dell’elusione del pedaggio si dovrebbe scrivere: “Controlli o Accertamenti antielusione (del) pedaggio”. Ma è molto più semplice: “Controlli pagamento (del) pedaggio”.
È solo un’imprecisione l’avviso che ci si sta per avviare, nel senso di marcia che si percorre, verso un tratto di autostrada ridotta a una sola corsia, essendo chiusa l’altra per lavori o altro: “Carreggiata unica”. In realtà, poiché la carreggiata è tutta la strada (a due o tre corsie) in una data direzione di marcia, unica è la corsia cui ci si immette. La carreggiata è ridotta. Ma in autostrada si confonde spesso la carreggiata, che è la sezione del tracciato che va in una delle due direzioni, con la corsia, che è una parte della carreggiata. È vero che carreggiata può stare anche per corsia; essere cioè, come scrive il GRADIT: “ciascuno dei due settori corrispondenti a opposti sensi di marcia in cui può essere divisa (una strada)”, ma questo vale per le vie a doppio senso di marcia, cioè appunto a carreggiata unica. In autostrada, quasi ovunque a tracciati separati a seconda delle due direzioni, carreggiata indica quello di uno dei due sensi di marcia ed è perlopiù individuata con i punti cardinali (carreggiata sud, ovest ecc.). Quando lavori o altro riducono una carreggiata a due corsie, eliminandone una, la corsia che resta è l’unica. Diverso il caso in cui su una sola carreggiata si procede nei due sensi opposti, uno per corsia: in questo caso è corretto “carreggiata unica”; ma va forse meglio “carreggiata a doppio senso di marcia”.
Più grave l’imprecisione frequentissima dell’avviso di “Scambio di carreggiata”, quando si sta per essere deviati su una corsia della carreggiata opposta. In tal caso non si tratta di scambio, ma di cambio. Se fosse uno scambio noi ci prenderemmo la carreggiata di chi va in senso contrario al nostro e daremmo loro la nostra! Scambio è un cambio reciproco. È vero che nel lessico ferroviario scambio è il nome del congegno che regola la semplice deviazione da un binario all’altro. Ma in ferrovia è un tecnicismo in uso da fine Ottocento e, per di più, c’è reciprocità tra i due binari e sensi di marcia, che sono fissati in maniera preferenziale (i treni procedono in Italia, di norma, all’inglese, tenendo la sinistra) ma non immodificabile (le linee sono spesso oggi “banalizzate”, cioè i treni possono percorrere indifferentemente uno stesso binario, a prescindere dal senso di marcia); mentre in autostrada no, o solo eccezionalmente. Quella s, dunque, è decisamente di troppo. In autostrada è bene rispettare, oltre i limiti di velocità, anche l’italiano.
 

Redazione web
08 gennaio 2020 - 00:00

Intervento conclusivo di Vittorio Coletti

Sarà interessante sapere se il Tema del mese dedicato all’italiano in autostrada ha dato o darà i suoi frutti nei comunicati delle concessionarie. Per intanto, possiamo chiuderlo ribadendo la delicatezza della lingua nella comunicazione di un luogo chiave della società moderna come i trasporti. Un ultimo esempio. Questa Accademia ha faticato non poco per suggerire a Trenitalia, in un rapporto di felice collaborazione, un italiano meno burocratico e più diretto nei suoi messaggi video e sonori ai passeggeri. Ma aveva (forse) appena vinto la battaglia contro i burocratici ed equivoci “titoli di viaggio” per dire biglietti (di ogni genere e tipo), che Trenitalia si è messa a nominare il tradizionale “ritardo” con la perifrasi “maggior tempo di viaggio”: un inganno verbale per non pronunciare una parola tabuizzata. Purtroppo il trucchetto linguistico non solo non cambia, ma neppure nasconde la triste e ricorrente realtà dei ritardi e anzi la rende, per i viaggiatori, ancora più indisponente.

Rispondi

Fausto Raso
31 ottobre 2019 - 00:00
Avevo inviato un commento, ma vedo che, democraticamente, è stato cassato...

Rispondi

Risposta
Redazione web
01 novembre 2019 - 00:00
Carissimo, il suo commento non era stato censurato, ma era semplicemente in attesa di pubblicazione. Come avrà notato, stiamo rinnovando il sito web dell'Accademia e stiamo provvedendo a correggere alcuni piccoli malfunzionamenti. Ci scusiamo con tutti quelli a cui questo passaggio recherà qualche disagio. Grazie comunque per la segnalazione. La redazione
Risposta
Fausto Raso
01 novembre 2019 - 00:00
Rimando il commento che credevo fosse stato censurato. Un altro "linguaggio stradale": varco attivo. In alcune città nelle zone ZTL (zona a traffico limitato) all'inizio del settore interdetto un cartello avvisa: varco attivo. In lingua italiana varco significa "passaggio"; quando il varco è attivo, dunque, si può passare. Ma gli "ideatori" della scritta intendevano (intendono) esattamente il contrario. Ciò causa furibonde liti degli automobilisti (ferrati in lingua) con gli addetti al controllo della circolazione stradale.
Fausto Raso
31 ottobre 2019 - 00:00
Grazie! Il tuo commento è stato inviato alla redazione che provvedrà a pubblicarlo. ....... Non è un commento. Secondo il Treccani provvederà (non provvedrà) provvedére (ant. provedére) v. tr. e intr. [lat. provĭdēre, comp. di pro-1 e vĭdēre «vedere»] (coniug. come vedere, tranne il fut. e il condiz. che sono regolari: provvederò, provvederèi).

Rispondi

Osservatore Verace - Pierluigi
16 ottobre 2019 - 00:00
Credo che l'utilizzo di un corretto italiano sia obbligatorio in ogni contesto, che sia accademico o "stradale". È bene segnalare questi errori; purtroppo, nella maggioranza dei casi, quando si fanno queste operazioni di correzione si viene etichettati come puntigliosi e pedanti. A parer mio, perché si crede che l'utilizzo corretto della lingua sia un qualcosa da relegare a scuola o in Università e che non serva nella "vita quotidiana". Si potrebbe orientare il discorso anche da un punto di vista sociale, oggigiorno si conserva ciò che si ritiene "utile", di rapido utilizzo; non serve la forma, serve solo il "prodotto" fatto e finito. Una perfetta società capitalistica.

Rispondi


Il tema corrente

Rosario Coluccia

Qual è il genere grammaticale di Dio?

L'accademico Rosario Coluccia invita alla riflessione e alla discussione sull'uso non sessista della lingua.

Archivio Temi

Paolo D'Achille, Rita Librandi

Non sempre ai Padri vanno affiancate le Madri

A partire dallo spunto di un aneddoto personale, Paolo D'Achille e Rita Librandi invitano a dialogare sulla questione dell'uso non sessista della lingua.

Vittorio Coletti

Ma conta ancora l'italiano letterario?

Nel Tema di questo mese, che è preceduto da una premessa di Claudio Marazzini, Vittorio Coletti invita al dibattito analizzando la lingua degli scrittori italiani contemporanei.

Paolo D'Achille

La XXI Giornata europea delle lingue (26 settembre 2022). Un’occasione per riflettere sull’invadenza dell’inglese

Per l'occasione, Paolo D'Achille invita a riflettere sul rapporto tra plurilinguismo e multilinguismo, tra lingua e dialetto, tra italiano e inglese.

Vai all'archivio

Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura straordinaria dell'Accademia

Avviso da Crusca

Avvisiamo gli interessati che la sede dell'Accademia resterà chiusa venerdì 7 aprile 2023.

Lavori nella sala di lettura della Biblioteca

Avviso dalla biblioteca

A causa dei lavori di installazione del nuovo impianto antincendio nella Sala di lettura della Biblioteca che avranno luogo dal 13 marzo al 14 aprile 2023:

  • dall’8 al 23 marzo non saranno disponibili le opere collocate nel ballatoio della sala di consultazione;
  • dal 13 al 24 marzo tutti i volumi conservati all’interno della sala di consultazione non saranno disponibili;
  • nella settimana dal 20 al 24 marzo, la Biblioteca sarà completamente chiusa al pubblico per due giorni. Le date saranno comunicate non appena verranno stabilite d’intesa con la ditta alla quale sono stati affidati i lavori.

Ordine di servizio

Avviso da Crusca

In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

L'Accademia risponde a un quesito sulla parità di genere negli atti giudiziari posto dal Comitato Pari opportunità del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione

09 mar 2023

Le settimane estive della Crusca: corsi per docenti di italiano all’estero

06 mar 2023

L'Accademia collabora all'organizzazione di un corso di perfezionamento sulla scrittura del diritto

17 feb 2023

L'approccio dell'Unione Europea al multilinguismo in uno studio recente pubblicato dalla Commissione per la cultura e l'istruzione (CULT) del Parlamento europeo

15 feb 2023

L'accademica Giovanna Frosini nominata presidente dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio

14 feb 2023

Scomparsa l'accademica Bice Mortara Garavelli

26 gen 2023

Antichi maestri: un allestimento teatrale appositamente pensato per la Crusca

11 nov 2022

Scomparso lo storico della lingua Andrea Dardi

02 nov 2022

Vai alla sezione